Spiaggia chiusa per il fratino, il sindaco: «Va indirizzato alla riserva naturale»

Alcuni bagni ancora non hanno potuto sistemare gli ombrelloni per la nidificazione di questa specie protetta. Ora emerge una soluzione che coniuga protezione ed economia

UnnamedLe ordinanze di chiusura delle spiagge per il coronavirus hanno allontanato gli uomini e riportato i fratini sulla sabbia di Marina di Ravenna. Tra gli effetti dell’emergenza Covid-19 c’è anche questo: l’uccellino in via di estinzione ha nidificato in questi mesi in un tratto che va dal bagno Peter Pan al bagno Paradiso. La legge impone di salvaguardare i nidi e sono state sospese per alcune settimane tutte le attività in spiaggia, che è recintata e interdetta. In quel tratto la duna invernale a protezione della spiaggia non è stata ancora livellata.

Per questi bagni, già alle prese con tutte le nuove misure anti-contagio necessarie per riaprire, questa è una complicazione che rischia di compromettere la già difficile ripartenza. Ed è nell’equilibrio tra legge, salvaguardia naturale ed esigenze economiche che si sta muovendo l’amministrazione comunale di Ravenna.

«Il nostro comune – spiega il sindaco Michele de Pascale – ha una riserva alla Foce del Bevano completamente interdetta alle attività antropiche proprio per permettere la nidificazione del fratino ed è lì che dobbiamo indirizzarlo, per il suo bene e per quello dell’economia. Ecco perché abbiamo chiesto che vengano recintate zone molte circoscritte dove già ci sono i nidi e permettere invece di procedere stendendo il resto della duna. Direi che davvero i bagnini quest’anno ne hanno avute abbastanza da affrontare».

E così, man mano che le uova si schiuderanno e i pulcini diventeranno autonomi, anche quel tratto di spiaggia a Marina tornerà a essere vivibile per gli esseri umani. Una soluzione che soddisfa Stefano De Ruvo, del bagno Peter Pan, che aprirà la prossima settimana (e un po’ stupito, per usare un eufemismo, per l’accelerazione sull’apertura delle spiagge con l’anticipazione al 23 maggio): «Serve un po’ di pazienza e di attenzione, ma mi pare si sia trovato il modo di fare le cose nel modo migliore. La spiaggia sarà comunque vivibile, si tratta di ritardare di qualche giorno l’arrivo degli ombrelloni, ma spero che anche i clienti saranno comprensivi. Chissà, magari la stagione si potrà poi allungare».

Del resto, un nido di fratini può essere anche considerato un valore aggiunto. Anche se difficilmente il valore aggiunto potrà compensare l’oggettiva perdita di questi bagni che, a differenza dei vicini che hanno già gli ombrelloni sistemati, stanno ora completando i lavori sulla spiaggia dove volontari ecologisti tengono d’occhio i nidi.

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