Sequestrati 200mila euro. Indagine su tre associazioni sportive dilettantistiche: restituivano in nero una parte dell’importo incassato facendo figurare rimborsi spese a giocatori e accompagnatori
Le indagini hanno consentito di quantificare in oltre un milione e mezzo di euro l’importo delle fatture gonfiate emesse complessivamente dalle associazioni sportive: 60 persone, tra cui i responsabili delle società dilettantistiche nonché i titolari delle imprese sponsor, sono state denunciate per frode fiscale e il giudice per le indagini preliminari ha disposto il sequestro preventivo dei beni delle associazioni sportive per un ammontare di oltre 200mila euro.
Dagli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle, è risultato che il sistema andava avanti da diverso tempo con una organizzazione ben strutturata e metodica che includeva imprese di varie dimensioni tra gli sponsor, in alcuni casi anche solo per piccoli importi ma sempre maggiorati rispetto al reale accordo per l’affissione di striscioni pubblicitari nei campi di gioco e sulle divise dei giocatori.