Terapia intensiva: nel 2020 meno ricoveri totali del 2019, uno su dieci per Covid

I dati dei tre reparti di Rianimazione in provincia di Ravenna: quest’anno circa il 10 percento in meno di ingressi per il lockdown che ha ridotto incidenti stradali, sul lavoro e operazioni chirurgiche. Il due percento di chi ha preso il coronavirus ha avuto bisogno di cure: la metà non ce l’ha fatta

Foto DonazioneNei tre reparti di terapia intensiva in provincia di Ravenna il totale dei ricoveri nel 2020 sarà circa 1.300 e sarà inferiore del 10 percento rispetto al totale del 2019. Un paziente su dieci è entrato per Covid. Sono dati forniti dal primario Maurizio Fusari.

CONTAGI
In otto mesi in provincia di Ravenna (390mila abitanti) sono stati diagnosticati oltre 4.500 casi di Covid-19 (per la precisione 4.522 all’11 novembre). Va precisato che si considera il territorio come sede di diagnosi: 181 persone infatti sono residenti fuori dai diciotto comuni ravennati ma qui si trovavano, per varie ragioni, quando hanno hanno fatto il tampone.

TAMPONI
Da metà agosto in provincia vengono fatti in media seimila tamponi ogni sette giorni. Nella settimana tra il 2 e l’8 novembre la percentuale di positività sul totale ha toccato il 10,5 percento con una incidenza dei nuovi casi sulla popolazione residente pari a 24 ogni diecimila abitanti (in Romagna il dato più alto era a Rimini con 31). È stato il picco in provincia: i test positivi erano il 7,9 percento la settimana prima, meno di uno su cento a fine settembre, il 2,8 a fine agosto. La media regionale delle positività negli ultimi giorni si è aggirata attorno al 15 percento.

SECONDA ONDATA
È significativo evidenziare la concentrazione temporale delle positività riscontrate a Ravenna: più della metà negli ultimi trenta giorni. Alla luce di questa recente impennata della curva di contagi, la percentuale delle guarigioni definitive (chi ha avuto un doppio tampone negativo nell’arco di 48 ore) è attualmente al 37 percento. Non vengono comunicate guarigioni da inizio novembre.

DECESSI
In totale in provincia sono morte 123 persone positive al Covid. Nelle ultime due settimane i decessi sono stati 30.

RICOVERI
Da metà agosto in poi la percentuale di ricoverati sul totale dei casi attivi (2.700 al 10 novembre, il doppio della settimana prima) è oscillata tra il 3 e il 10 percento. Da metà ottobre la Regione comunica quotidianamente il numero di letti in terapia intensiva occupati da pazienti Covid in ogni provincia. In quella ravennate l’11 novembre si è arrivati a 13 (un terzo della disponibilità). Finora è finito in Rianimazione il 2 percento di chi si è infettato.

RIANIMAZIONE
In totale i letti allestiti sono 34: a Ravenna sono 16 (12 intensivi di cui la metà per Covid e 4 per risveglio post operatorio), 8 a Faenza (uno Covid), 10 a Lugo (di cui 4 semintensivi per un massimo di 8 pazienti Covid). Secondo le proiezioni forniteci dal primario Maurizio Fusari, il 2020 si chiuderà con circa 1250-1300 ingressi complessivi nella rete provinciale delle tre Rianimazioni (dove vi turnano circa 30 medici anestesisti e 65 infermieri): circa il 10 percento dei ricoveri totali a fine anno è stimabile che sarà stato per coronavirus. Nel 2019 il totale degli ingressi era stato 1.500. Il lockdown ha bloccato attività e circolazione delle persone, riducendo i traumi stradali e da infortuni sul lavoro, e il blocco di molte attività chirurgiche ha contribuito.

TEMPI
La media di degenza in terapia intensiva si assesta attorno ai cinque giorni con un esito di mortalità del 13-18 percento. Per i malati Covid invece si parla di tre settimane di permanenza e la mortalità sale fino al 50 percento (tranne Lugo dove finora si è fermata al 25). (and.a.)

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