Controlli dell’Ispettorato del lavoro e dell’Inps su 50 posizioni lavorative dopo una segnalazione per concorrenza sleale
Gli ispettori avrebbero accertato che ai lavoratori in cosiddetta somministrazione, e che lavoravano esclusivamente all’interno dei capannoni delle ditte appaltanti, venivano corrisposte finte trasferte – esenti da contribuzione – per compensare ore di straordinario che non venivano, in questo modo denunciate.
Gli accertamenti hanno permesso di constatare, ancora, che l’ulteriore riduzione del costo del lavoro, veniva realizzato attraverso fittizi corsi di formazione che, nei fatti, i lavoratori non svolgevano. Nelle fasi delle ispezioni è stato rilevato, anche, l’occupazione di un lavoratore in nero e di un lavoratore con una finta partita Iva. Inoltre, gli ispettori hanno verificato che l’impresa beneficiava, anche, dell’esonero contributivo previsto per le nuove assunzioni, quest’ultime fatte in violazione delle norme fondamentali in materia di lavoro e della previdenza obbligatoria: nei fatti la società percepiva indebitamente sgravi contributivi non dovuti pari ad euro 53mila euro.
Le verifiche in sinergia con l’Inps sono state avviate a seguito di una segnalazione dove veniva denunciato un articolato sistema di concorrenza sleale di abbattimento dei necessari oneri previdenziali e della sicurezza dei lavoratori. Gli approfondimenti ispettivi hanno fatto emergere un presunto meccanismo fraudolento.