Offrì aiuto a una giovane vicina di casa in crisi con il compagno e finì per abusare di lei per una decina di giorni trasformandola nella sua schiava con una millantata finalità terapeutica. Un uomo di 42 anni è stato condannato per violenza sessuale a sei anni e quattro mesi con rito abbreviato. In un primo momento era stata indagata anche la moglie dell’uomo, poi scagionata. I fatti si sono svolti nella Bassa Romagna nel luglio 2020, la sentenza è arrivata ieri, 1 aprile, come riportato dai quotidiani locali Corriere Romagna e Resto del Carlino.
La ragazza si rivolse ai vicini del piano superiore dopo una lite con il fidanzato. La coppia le offrì ospitalità e fu l’uomo a imporle regole severe: niente più contatti con l’altro, consegna delle chiavi di casa, obbligo di rivolgersi a lui chiamandolo “padrone”, divieto di uscire. Poi iniziarono dieci giorni di abusi sessuali in varie forme e anche lesioni personali per alcune percosse con utensili da cucina e lo spegnimento di una sigaretta sul polso. Dopo dieci giorni la giovane lasciò l’appartamento e si rivolse al pronto soccorso accompagnata dal fidanzato con cui aveva litigato.