Infortuni sul lavoro: a Ravenna l’indice di rischio è più alto della media italiana

In uno studio di Cisl Romagna il rapporto fra incidenti accertati e numero di lavoratori: in provincia migliora nel 2020 rispetto al 2019

RAVENNA 15/03/2019. INFORTUNIO SU LAVORO ALLA RESIN PLAST. 2 Operai Ustionati Dalla Esplosione Di Un Quadro Elettrico.Il rapporto tra infortuni accertati sul posto di lavoro e numero di lavoratori, l’indice di rischio elaborato da Cisl Romagna, in provincia di Ravenna è migliorato nel 2020 rispetto all’anno precedente ma resta superiore alla media nazionale. Il dato è diffuso dal sindacato che da quattro anni porta avanti uno studio sulla sicurezza per spronare attività di controllo.

Ravenna nel 2020 ha 3.687 infortuni accettati e registra un indice di rischio infortuni di 2,1 ogni 100 lavoratori, classificandosi al quarto posto in Regione insieme a Rimini con 3.018 infortuni, migliorando rispetto al 2019 quando aveva registrato un rischio di 2,7. Forlì-Cesena registra il risultato peggiore ed è al terzo posto in Regione con 4.134 infortuni accertati nel 2020. Il dato romagnolo è peggiore se si guarda la media nazionale: mentre in Italia l’indice di rischio infortunio è del 1,6 ogni 100 lavoratori, in Romagna il rischio sale arrivando al 2,1 ogni 100 lavoratori.

RAVENNA 15/03/2019. INFORTUNIO SU LAVORO ALLA RESIN PLAST. 2 Operai Ustionati Dalla Esplosione Di Un Quadro Elettrico.Gli infortuni in Romagna riguardano al 59% uomini e sono soprattutto nel settore manifattura e commercio. Compresi in questi dati sono anche gli infortuni Covid, 2.368 nel 2020 in Romagna (943 a Rimini, 681 a Forlì-Cesena e 744 a Ravenna), che hanno riguardato principalmente donne poiché concentrati in gran parte nei settori a maggior occupazione femminile, cioè la sanità e l’assistenza sociale.

Anche sulle morti Cisl Romagna ha elaborato un indice di rischio che mette in relazione il numero di infortuni mortali con il numero di lavoratori presenti in ogni provincia. Purtroppo, benché per diversi mesi le aziende siano state chiuse, lo scorso anno sono state 14 le persone ad aver perso la vita sul lavoro, 2 in più rispetto al 2019, 5 delle quali causate dal Covid (2 a Rimini, 3 nella provincia di Ravenna e nessuno a Forlì Cesena). Il rischio di avere infortuni mortali in Romagna rimane più basso rispetto alla media regionale e nazionale, che registrano rispettivamente 3,1 infortuni ogni 100 mila lavoratori e 3,4 il dato nazionale, mentre si ferma a 2,8 in Romagna.

RAVENNA 02/08/17. INFORTUNIO SUL LAVORO, OPERAIO CADUTO IN UNA VASCA DI SODA CAUSTICA«Sappiamo bene – afferma Francesco Marinelli, segretario generale Cisl Romagna -. che quella degli infortuni è una “guerra silenziosa” perché purtroppo non sempre gli infortuni rientrano nelle statistiche Inail perché non vengono denunciati. Il Decreto Fiscale approvato il 15 ottobre scorso dal Consiglio dei Ministri, al Titolo III, ha introdotto diversi provvedimenti a nostro avviso positivi che incentiveranno e semplificheranno l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e permetteranno di avere un maggiore coordinamento dei soggetti competenti a presidiare il rispetto delle norme. Positivo l’inasprimento delle sanzioni previste per le aziende che non rispettano le normative sulla sicurezza: sono state dimezzate le soglie per poter procedere alla sospensione dell’attività lavorativa, sia in caso di riscontro di lavoratori irregolari (dal 20% al 10%) sia in presenza di gravi violazioni delle norme e non è più richiesta alcuna ‘recidiva’ ai fini della adozione del provvedimento, che quindi scatterà subito a fronte di gravi violazioni».

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