Il Comune rescinde l’appalto delle bici rosse condivise: spesi 400mila euro

Interruzione del contratto con sei mesi di anticipo rispetto alla scadenza ma il servizio risulterebbe inattivo già da sei mesi. La società ha denunciato Palazzo Merlato

Stazione Bike Sharing Di Ponte Nuovo Il 9.1.22Il Comune di Ravenna ha rescisso con sei mesi di anticipo un appalto biennale da 200mila euro totali in scadenza a giugno 2022 con la ditta 3Bixi di Trento per 285 biciclette (di cui 45 a pedalata assistita) da mettere a disposizione della cittadinanza con un sistema di cosiddetto bike sharing strutturato con cinque stazioni (costate altri 212mila euro dalle casse pubbliche). La rescissione è arrivata il 5 gennaio 2022 con una determina dirigenziale, il giorno dopo la richiesta di accesso agli atti presentata da un consigliere comunale di opposizione. Ma il servizio, secondo le ispezioni degli uffici comunali, era già inesistente da sei mesi.

La vicenda delle bici rosse è resa nota da Alvaro Ancisi, consigliere di Lista per Ravenna. «Mi era stata segnalata la quasi nulla presenza delle biciclette nelle postazioni dovute, con pochissime abbandonate qua e là. Il 4 gennaio ho chiesto informazioni al dirigente del servizio Mobilità del Comune. Il giorno seguente mi è stata fornita un’esposizione sommaria dei fatti con questa conclusione: “Per un periodo di circa un anno la gestione del servizio ha rispettato le condizioni pattuite; invece da alcuni mesi si sono riscontrate le carenze, pertanto è stato richiesto in più occasioni all’appaltatore il ripristino delle condizioni minime da garantire per la funzionalità del servizio. Sono tuttora in corso le attività sull’effettiva funzionalità e stato del servizio”. Ma risulta, datata lo stesso 5 gennaio, la determinazione mediante cui il dirigente stesso ha risolto il contratto di appalto “per grave inadempimento”, con recupero dalla ditta dei danni subiti, incameramento delle polizze fideiussorie, richiesta di completo ripristino dei luoghi e restituzione delle 45 biciclette a pedalata assistita. Ho il convincimento che la risoluzione del contratto, con tutta una serie di penalità e di spese a carico, non sarà pacificamente accettata dalla 3Bixi».

Ancisi parla di tragicommedia: «Un fitto palleggio di responsabilità tra le due parti, sui fatti come sugli aspetti tecnici del servizio, che mi astengo dal giudicare. Il 12 ottobre 2021 un funzionario del Comune ha scritto al dirigente del servizio Mobilità che “dal 30 giugno non è stata più rilevata attività alcuna in capo all’impresa né nella gestione del sito, né nella gestione della flotta e delle stazioni, pertanto assumo la data del 30 giugno 2021 come momento di sospensione del servizio”. L’8 luglio 2021 la 3Bixi ha presentato una prima querela sulla “compromissione del servizio di bike sharing tale da precluderne la prosecuzione”».

Ora Ancisi si rivolge al sindaco con una interrogazione: «Non crede che sia passato troppo tempo prima di arrivare al dunque, riprendere in mano il servizio e cercare di rimetterlo in sesto? Ci dica se si può sperare in una sua ripartenza almeno dignitosa a partire dalla prossima stagione estiva».

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