Crisi ucraina: due strutture della Diocesi per 50 profughi, già arrivati i primi 15

La Caritas attende altri arrivi nelle prossime ore. Per i viveri si sta muovendo il Banco alimentare. Accoglienza sotto il Coordinamento dell’Unione

Faenza, Primi Arrivi Dei Rifugiati Ucraini

Il Coordinamento dell’Unione della Romagna faentina in favore della popolazione Ucraina ha accolto i primi profughi in fuga dalla guerra. In un paio di strutture della Diocesi, messe a disposizione dalla Caritas, sono state sistemate 15 persone di cui cinque minorenni. Altri rifugiati hanno trovato alloggio da familiari o amici.

Le loro testimonianze raccontano la sofferenza di chi si è trovato in un confllitto. Natalia ha 37 anni e lavora nella biblioteca di Yampil, cittadina dell’Ucraina al confine con la Moldavia, e, assieme alla sua bambina di 9 anni, è arrivata a Faenza grazie a un passaggio su un furgone di un connazionale. Questa notte invece, sempre grazie a un passaggio di un connazionale al volante di un furgone, in città è arrivata Iryna, 33 anni, insegnante di inglese in una scuola di Yampil, mamma di due bambini, di 8 e 2 anni. «Abbiamo viaggiato per quasi tre giorni, dormendo nel furgone e attraversando la Moldavia, la Romania, l’Ungheria, la Slovenia entrando poi in Italia – raccontano –. La paura è tanta ma non potevamo fare altro che fuggire via dalle nostre case e dai nostri lavori».

Nel corso della mattinata odierna, 4 marzo l’assessore Davide Agresti che dirige il Coordinamento, assieme al presidente dell’Unione, Massimo Isola e al direttore della Caritas diocesana, don Marco Ferrini, ha incontrato alcune delle persone che, affrontando quasi tre giorni di viaggio, sono riusciti ad allontanarsi dallo stato sotto attacco e giungere a Faenza.

Faenza, Primi Arrivi Dei Rifugiati UcrainiLe strutture della diocesi possono accogliere fino a una cinquantina di persone. «Una decina li attendiamo già nelle prossime ore – spiega don Ferrini –. Per affrontare le prime esigenze, sul fronte dei viveri, abbiamo messo a disposizione il Banco alimentare di alcune parrocchie ma a breve coinvolgeremo altri soggetti».

L’Unione faentina ricorda che aiuti da spedire possono essere portati a Faenza, nel Mini Mix di via Oberdan 12 (da lunedì al sabato dalle 9 alle 20 e la domenica dalle 9 alle 18), alla Chiesa ortodossa di San Vitale, in corso Mazzini 109 (dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 20) e alla chiesa ortodossa moldava Santi Pietro e Paolo di corso Mazzini 150 per beni inviati in Moldavia (mercoledì e giovedì dalle 17 alle19; sabato dalle 17 alle 18.30).

Associazioni, psicologi e cittadini possono dare disponibilità a fornire aiuti per la disponibilità all’accoglienza di una o più persone (in case o altre strutture), a fornire o preparare cibo, al trasporto (per trasferimenti all’interno del comune di residenza o alla volta della Questura di Ravenna per perfezionare le pratiche) e a fornire beni di prima necessità (lenzuola, coperte, abiti e prodotti per l’igiene personale). L’adesione è su base volontaria e deve essere gratuita.

Per aiuti economici alla popolazione, l’Unione della Romagna Faentina invita chi volesse fare una donazione ad aderire alla raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia – Romagna. Chiunque potrà versare – indicando con chiarezza la causale ‘EMERGENZA UCRAINA’ al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964, dall’estero codice Bic Swift UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

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