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    Categoria: cronaca

Alloggi, traduzioni, supporto psicologico: in 7 giorni 126 offerte di aiuto

È la risposta dei cittadini ravennati alla crisi umanitaria che sta portando in Italia profughi in fuga dalla guerra

In una settimana il Comune di Ravenna ha ricevuto 126 offerte di aiuto per alloggio, mediazione linguistica, supporto psicologico, aiuti medici e altri servizi alla popolazione ucraina in fuga dalla guerra. Le disponibilità – inviabili tramite un apposito form da compilare online sul sito istituzionale – sono arrivate sia da Ravenna che da altri centri della provincia, da parte di singoli cittadini ma anche da professionisti e imprenditori. Gli uffici comunali stanno contattando singolarmente tutte le persone.

Per quanto riguarda coloro che si sono dichiarati disponibili a ospitare uno o più cittadini ucraini in casa propria, va precisato che al momento non se ne riscontra l’urgenza, essendo per ora sufficiente la disponibilità di posti che la prefettura può garantire attraverso i Centri di accoglienza straordinaria (Cas), ampliandola anche ulteriormente rispetto a quella attuale. Tale disponibilità sarà in ogni caso tenuta in considerazione qualora se ne dovesse ravvisare l’esigenza. Chi lo desidera può quindi continuare ad offrirla.

Per quanto riguarda invece le offerte di alloggi esclusivi, interi appartamenti o camere d’albergo, si stanno segnalando tali disponibilità alla prefettura, per un eventuale inserimento nei cosiddetti Cas, qualora le persone che le hanno fatte siano interessate. I Cas sono Centri di accoglienza straordinaria che erogano una serie di servizi di base, principalmente il vitto e l’alloggio, ma non solo: chi infatti è accolto in un Cas riceve anche completa assistenza dal punto di vista burocratico, per quanto riguarda tutta la documentazione di cui può avere bisogno. Di contro, il privato che mette a disposizione il proprio alloggio o la propria struttura, ha la certezza del pagamento dell’affitto, che avviene tramite fondi ministeriali. Ancora, è emerso come alcune delle strutture offerte potrebbero efficacemente assolvere a sedi di alloggio temporanee in attesa che si perfezioni l’ingresso dei profughi nei Cas.

Si sta infine valutando come organizzare al meglio le offerte di mediazione linguistica, supporto psicologico e aiuti medici, che sono altresì pervenute numerose.