Snam: «Investimento da 250-300 milioni per adeguare le strutture al rigassificatore»

Le cifre fornite al consiglio regionale dall’amministratore unico della società del gruppo che ha acquistato la nave Bw Singapore, su richiesta del governo, per ormeggiarla al largo di Ravenna dal 2024

20210426 102207Adeguare una piattaforma in mare al largo di Ravenna per l’ormeggio di un rigassificatore e la realizzazione di un metanodotto interrato di circa 40 km per collegare la nave alla rete nazionale di distribuzione del gas vale 250-300 milioni di euro di investimento e i costi operativi sono di decine di milioni di euro all’anno. Le cifre sono state presentate da Elio Ruggeri, amministratore unico della società del gruppo Snam che ha acquistato i due impianti galleggianti per l’installazione a Ravenna e a Piombino. Il dirigente ha presentato il progetto oggi, 15 luglio, nella seduta congiunta delle commissioni Economia e Ambiente del consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. In mattinata si era già tenuta a Bologna la riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima – siglato da tutte le rappresentanze istituzionali, economiche e sociali della regione – sul tema emergenza gas e incremento della capacità di rigassificazione italiana. Da quell’incontro erano emersi altri dettagli tecnici del progetto.

Ruggeri ha esordito affermando che «dobbiamo fare a meno di 30 miliardi di metri cubi di gas dalla Russia, cioè del 40 percento di ciò che consumiamo in Italia, e ci prepariamo a diversificare nel tempo le fonti di approvvigionamento». Il ministero per la Transizione ecologica ha chiesto a Snam di intervenire in tempi rapidi per avere nuove opportunità di importazione di gas: «Gli impianti rigassificatori sono la strada più veloce. Serve una nave, che già funziona come terminale, ormeggiarla e collegarla al gasdotto. Il mercato delle navi da rigassificazione è esploso a febbraio. Molte navi sono state accaparrate da Germania, Olanda e Paesi baltici, ma Snam ne ha acquistate due tra le migliori, una per il progetto di Piombino e una per quello di Ravenna». L’amministratore ha detto che sono già state chieste le autorizzazioni a Piombino e Ravenna, complete di valutazioni  ambientali, rischi, sicurezza, emissioni in aria e acqua.

La Bw Singapore, nome della nave per Ravenna, «è full optional, di ultima generazione, nasce come impianto di rigassificazione e ha tutte le apparecchiature per contenere l’impatto ambientale e garantire la sicurezza. È lunga 300 metri e fa solo una cosa: cambia lo stato del gas, da liquido (Gnl) a gassoso, riscaldandolo e utilizzando acqua di mare. Si tratta di una tecnologia consolidata e testata da tempo nei 200 impianti esistenti nel mondo».

Dalla piattaforma Petra, in mare, partirà un gasdotto offshore interrato: «Arriverà alla linea di costa con una perforazione orizzontale (il tubo passa sotto terra per 10-15 metri, ndr), poi attraversa la pineta, gira intorno alla città e si collega al nodo di Ravenna che alimenta la rete nazionale. È un progetto semplice. L’avvio delle attività commerciali è atteso dal terzo trimestre del 2024».

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