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    Categoria: cronaca

In agosto scoperti 82 lavoratori irregolari, 12 in nero. Impazza il “fuori busta”

Controlli in alberghi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari e nei campi agricoli. Un’azienda pagava i dipendenti con false indennità di trasferta

Su 38 controlli effettuati nel mese di agosto dalla finanza, più di un terzo ha portato a sanzioni per irregolarità nei rapporti di lavoro.

In particolare, è stato possibile rilevare l’impiego irregolare di ben 82 dipendenti, di cui 12 completamente “in nero”.

La metà degli interventi ha riguardato il territorio di Ravenna, 8 sono stati invece eseguiti a Cervia, 7 a Faenza e 4 a Lugo.

Sebbene le irregolarità abbiano riguardato prevalentemente le imprese operanti nel settore della ricezione turistica (hotel, stabilimenti balneari, bar e ristoranti), sono stati controllati anche settori tradizionalmente esposti a tali pratiche illecite come la raccolta della frutta stagionale, la pulizia di edifici e la lavorazione dei metalli.

La gran parte delle irregolarità riguardavano l’illecito abbattimento delle retribuzioni lorde assoggettate agli oneri fiscali e previdenziali, compensate con l’erogazione di indennità fittizie, come nel caso dell’azienda ravennate in cui ben 48 dipendenti ricevevano parte dello stipendio sotto forma di false indennità di trasferta, così da diminuire il carico fiscale e previdenziale in capo al datore di lavoro e allo stesso dipendente consenziente.

In altri casi, piuttosto frequenti, i lavoratori venivano pagati in parte con il cosiddetto “fuori busta” o venivano richieste loro prestazioni non dovute o lo svolgimento di mansioni più gravose rispetto a quanto contrattualizzato.

I pochi casi di lavoro completamente “in nero” hanno riguardato soprattutto l’impiego di manodopera extracomunitaria: su 12 lavoratori in nero, ben 8 erano dell’Est Europa e del Nord Africa.

In un caso, poi, un lavoratore extracomunitario intento a raccogliere la frutta in un campo del faentino è risultato privo del permesso di soggiorno e pertanto il datore di lavoro è stato segnalato alla competente Autorità Giudiziaria.

In un altro caso il titolare di un’azienda cervese, verbalizzato per l’impiego di 3 lavoratori in nero e destinatario quindi del provvedimento di sospensione dell’attività da parte del competente Ispettorato Territoriale del Lavoro, è stato poi sorpreso a proseguire comunque l’attività e quindi è stato anche lui segnalato alla competente Autorità Giudiziaria.