domenica
29 Giugno 2025
Manifestazione

Una marcia di 7 km dal Pala De Andrè alla spiaggia per dire no al rigassificatore

Iniziativa del mondo ambientalista per l'11 settembre: «Non è la soluzione per l'indipendenza energetica»

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BW Singapore Bird View 2 1Il movimento ambientalista organizza una nuova manifestazione a Ravenna per contestate chi spinge per la ripresa dell’estrazioni di gas in Adriatico e la volontà di installare un rigassificatore al largo della costa di Punta Marina. Per domenica 11 settembre è in programma una marcia per il clima e contro i rigassificatori: partenza dal Pala De Andrè (ritrovo alle 9) e arrivo sulla spiaggia libera di Punta Marina: il percorso da compiere è di sette chilometri, che si potranno percorrere a piedi, in bicicletta e per chi non se la sente anche in auto (con preghiera di essere disponibili a dare passaggi).

Il coordinamento ravennate “Per il Clima Fuori dal Fossile”, Legambiente e Fridays for Future di Ravenna, con l’ appoggio della Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia-Romagna e della Rete nazionale contro i rigassificatori chiamano alla mobilitazione «tutte le persone di buona volontà, di ogni età e aldilà delle appartenenze politiche o associative, che vogliano contrastare il disegno di legarci ancora per decenni al sistema estrattivista, prima causa della crisi climatica, della distruzione del Pianeta e delle guerre infinite».

«I rigassificatori che si vogliono imporre a Ravenna, a Piombino e in diversi altri luoghi del Paese e in generale la filiera del gas liquefatto – scrivono i promotori – contrariamente a quanto ci viene detto, ci lega sempre di più alla dipendenza energetica da altri Stati, non risolveranno il problema dei costi delle bollette, peggioreranno la qualità dell’aria e le condizioni di salute della popolazione, renderanno più insicuro il nostro territorio. E per la loro realizzazione c’è già chi teorizza di militarizzare i territori dove si manifesta il dissenso, compromettendo i diritti democratici. L’autentica svolta ecologica, oltre a favorire la salute dell’ambiente e delle persone, produrrebbe maggiore e migliore occupazione e contribuirebbe ad una reale indipendenza energetica».

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