Richiedenti asilo raccoglievano uva per 5 euro l’ora: denunciati due “caporali”

In un vigneto in provincia di Ravenna scoperto anche un operaio in nero

Pexels Pixabay 162672Venivano prelevati dal centro di accoglienza per lavorare in un vigneto, in provincia di Ravenna, pagati in media 5-6 euro all’ora, in contanti. Una decina di operai, di nazionalità afgana e bengalese, tutti richiedenti asilo, formalmente assunti (tranne uno, risultato completamente in nero) da una ditta agricola riconducibile a un cittadino extra-comunitario, ma poi nei fatti utilizzati nella raccolta di uva da un’azienda agricola italiana.

È quanto emerso nell’ambito di un’inchiesta portata aventi da Ispettorato del Lavoro di Ravenna e polizia di stato, avviata a seguito di un controllo stradale e andata avanti per anni, dal 2018 al 2020.

Le indagini hanno permesso di accertare come i lavoratori non ricevessero le buste paga, tra l’altro prive degli obbligatori dati salariali, contributivi e fiscali.  Inoltre, è stato anche accertato che la ditta straniera, che aveva assunto i dieci lavoratori, era fittizia, completamente sconosciuta all’Erario e costituita al solo scopo di reclutare manodopera a basso costo.

I presunti “caporali” sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria.

RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24