La guardia di finanza ha sequestrato 25mila articoli cinesi di vario genere trovati su un semirimorchio proveniente dalla Bulgaria al porto di Ravenna.
Le calzature e i prodotti tessili erano privi dell’etichettatura e dei contrassegni che riportano la composizione fibrosa e il materiale utilizzato per confezionarli. Nelle apparecchiature elettriche, invece, non erano presenti i requisiti di sicurezza necessari per essere commercializzate nell’Unione Europea.
Inoltre, sono stati trovati oltre 20mila dispositivi di protezione individuale, tra mascherine Ffp2 e guanti, privi dell’obbligatoria marcatura e certificazione Ce. Le mascherine verranno distrutte, in quanto non idonee al commercio in Italia.
L’importatore potrà regolarizzare la sua posizione con una sanzione di 16mila euro (che può arrivare a 90mila se il pagamento non viene effettuato entro sessanta giorni).