Finta startup per avere finanziamenti agevolati e pagare altri debiti: denunciato

La guardia di finanza ha sequestrato 70mila euro a un imprenditore che si era inventato un’azienda per siti web ma aveva utilizzato i fondi garantiti dall’Ue per saldare i fornitori di un’altra società con 43 bonifici

smart working computerSulla carta era una startup innovativa nata a fine 2019 per la creazione di siti internet ma, secondo le indagini della guardia di finanza di Faenza, in realtà non esisteva e serviva solo per ottenere un finanziamento agevolato (garantito dal Fondo nazionale per le piccole e medie imprese e controgarantito dal Fondo Europeo per gli investimenti strategici) per ripianare i debiti di un’altra società in avanzato stato di insolvenza e riconducibile allo stesso titolare.

Le Fiamme Gialle hanno sequestrato beni del valore di oltre 70mila euro nei confronti di un imprenditore faentino nel settore della promozione pubblicitaria per effetto di un provvedimento cautelare emesso dal tribunale di Ravenna su proposta dell’ufficio di Bologna della procura europea, competente per il danno causato alle finanze dell’Ue. Sottoposti a blocco giudiziario somme di denaro nella disponibilità dell’indagato, alcune polizze assicurative e un immobile a Faenza  (tutto sarà successivamente confiscato in caso di condanna definitiva).

L’imprenditore aveva richiesto un finanziamento agevolato con garanzia pubblica per centomila euro. La finta start up accedeva al credito con una procedura semplificata, prioritaria e gratuita, basata sulle autocertificazioni fornite dallo stesso legale rappresentante. E il 27 gennaio 2020 l’imprenditore riceveva il denaro. E con 43 bonifici pagava i fornitori di un’altra sua società già in crisi e poi definitivamente fallita.

L’imprenditore avrebbe chiesto ai suoi creditori di stornare le fatture fatte in passato all’impresa decotta e di riaddebitare, con nuove fatture, gli stessi importi alla start up, così da essere pagati con i fondi illeciti nel frattempo concessi dall’istituto di credito. La nuova startup è risultatoa insolvente con le rate di restituzione del finanziamento, riuscendo a saldare soltanto le prime scadenze. La cifra sequestrata di 70.782,50 euro è pari alla differenza tra il finanziamento concesso e la parte di capitale restituita nel tempo.

L’imprenditore è stato denunciato per indebita percezione dell’erogazione pubblica (art.316 ter c.p.), ottenuta con la falsa autocertificazione dei requisiti necessari, e per malversazione delle somme così ottenute (art.316 bis c.p.), impiegate per scopi estranei allo sviluppo dell’attività d’impresa finanziata.

La guardia di finanza sta eseguendo controlli a contrasto dell’illecito utilizzo di risorse pubbliche erogate sotto diverse forme, ma vincolate ad utilizzi specifici per lo sviluppo economico. A livello provinciale nel 2023 sono stati già conclusi 8 interventi accertando la distrazione a fini personali di oltre 103mila euro su un ammontare complessivo di finanziamenti controllati pari a 216mila euro.

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24