giovedì
19 Giugno 2025
Omicidio Ballestri

Un programma tv indaga su linguaggio non verbale, postura e gestualità di Cagnoni

La serie tv true crime Faking It è in onda su La9 e poi on demand su Discovery+: esperti di criminologia, comunicazione forenze e analisi comportamentale analizzano quattro casi in cui i colpevoli condannati dal tribunale continuano a proclamarsi innocenti

Condividi

Una serie tv di true crime indaga su quattro omicidi avvenuti in Italia attraverso lo studio del linguaggio e del comportamento di chi è stato ritenuto colpevole in tribunale ma continua a proclamarsi innocente, anche a distanza di anni. Una delle quattro puntate da 80 minuti di Faking It – Bugie o verità è dedicata al delitto di Giulia Ballestri, la 36enne uccisa a Ravenna nel 2016: il 52enne marito Matteo Cagnoni è stato condannato all’ergastolo (sentenza definitiva). La puntata è andata in onda il 30 marzo su La9 e ora è disponibile on demand  sulla piattaforma Discovery+.

Ogni puntata è condotta dal giornalista e storico inviato di Chi l’ha visto? Pino Rinaldi. Al suo fianco la profiler Margherita Carlini (psicoterapeuta e criminologa forense), il listener Felix B. Lecce (esperto in comunicazione forense) e il watcher Diego Ingrassia (esperto in analisi emotivo-comportamentale).

Cagnoni
Matteo Cagnoni con Giulia Ballestri

Oltre al delitto Ballestri, si parla di Avetrana, il paese del tarantino dove nel 2010 è stata uccisa la quindicenne Sarah Scazzi (la legge ha decretato che a ucciderla è stata Sabrina Misseri, sua cugina, con la complicità di Cosima Serrano, sua zia). Poi la coppia di fidanzati Trifone Ragone e Teresa Costanzo, uccisi a Pordenone nel 2015, per cui è stato riconosciuto colpevole l’ex coinquilino di lui Giosuè Ruotolo. Per l’omicidio dell’artigiano emiliano Dino Reatti, brutalmente ucciso nel 2012, è in carcere la moglie Sonia Bracciale che però continua a negare di essere la mandante.

In ogni puntata Rinaldi tiene le fila della narrazione con la cronaca dettagliata della vicenda, mentre i tre esperti si concentrano sull’analisi di interviste, testimonianze, intercettazioni ambientali e fotogrammi che riprendono i colpevoli, per studiare il linguaggio verbale e non verbale, la postura, le espressioni, la gestualità dell’omicida e confermare, anche grazie a questa lettura inedita dei fatti, le risultanze processuali.

Condividi

Notizie correlate

Contenuti promozionali

DENTRO IL MERCATO IMMOBILIARE

CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La casa di Anne

Il progetto di un'abitazione del centro di Ravenna a cura dello studio di Giovanni Mecozzi

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi