L’acqua esce dai canali in campagna e raggiunge Godo, auto in salvo sul ponte

Sopralluogo della sindaca di Russi. Case allagate in via Rivalona, via Croce e via Franguelline. La rete degli scoli in difficoltà per la rottura del Lamone a Reda. Tracimazioni e allagamenti anche nella zona di Villanova

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L’incrocio tra via Croce e via Franguelline alle 2 del 18 maggio

La frazione di Godo nel comune di Russi verso l’1 del 18 maggio è stata raggiunta dall’acqua proveniente da sud, dai canali di campagna ormai colmi che non riescono a contenere la massa esondata dal fiume Lamone nella zona di Reda, nel comune di Faenza. Le prime case allagate sono quelle in via Rivalona, con l’acqua risalita dal campo da baseball fino ai pressi della chiesa, in via Franguelline e in via Croce. Molte persone, per evitare danni alle auto, hanno scelto di posteggiarle ai bordi della carreggiata sulle rampe del ponte di via Franguelline che scavalca la ferrovia. Scena simile a San Michele.

La sindaca Valentina Palli ha svolto un sopralluogo nella frazione e ha affidato a Facebook alcune riflessioni: «Il livello del fiume Lamone è tornato arancione e quello del Montone, seppure lentamente, sta scendendo. L’allagamento della sede stradale, di alcune case e dei campi circostanti è dovuto all’ innalzamento di livello degli scoli consorziali Fossolo, Cupa, Pisinello e del canale Emiliano romagnolo a seguito delle 36 ore di pioggia ininterrotta e della rottura del fiume Lamone a Reda. L’acqua corre veloce e gli scoli non sono in grado di trattenerla, visti i quantitativi. L’acqua nei pochi punti più alti raggiunge 60/70 cm. Più comunemente è tra i 10/20 cm. Ovviamente fa danni in ogni caso ma non è un livello pericoloso per le persone e questo è essenziale. Spostatevi al primo piano delle abitazioni e mantenete la calma».

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Auto parcheggiate sul cavalcaferrovia a Godo

La situazione è monitorata dagli addetti del Consorzio di bonifica. Una decina di anziani ospiti di una casa famiglia in via Rivalona è stata messa in sicurezza al primo piano. I vigili del fuoco hanno invece soccorso una coppia che vive al piano terra e l’hanno accompagnata a un centro di accoglienza.

Sono due le sedi attrezzate dal Comune per ospitare chi ha dovuto evacuare la propria abitazione o non si sentiva sicuro a rimanere in casa. In totale circa duecento persone suddivise tra il palazzetto dello sport in via Calderana e la scuola in via Don Minzoni. In particolare si consiglia quest’ultima soluzione per chi volesse lasciare le case. La scuola è stata allestita in modo da garantire ospitalità in maniera decorosa, riservando anche spazi a chi ha evacuato in compagnia di cani o gatti.

Nella campagna tra Godo, San Pancrazio e Russi il principale degli scoli del cosiddetto reticolo secondario è il canale Magni che completa il suo percorso nella pialassa Baiona, costeggiando la zona industriale del petrolchimico nel tratto finale ma lambendo prima Villanova di Ravenna. Poco dopo le 3 del 18 maggio situazione molto delicata all’altezza del ponte nei pressi del cimitero di San Michele. Ma già nella serata del 17 maggio erano diverse le persone residenti nelle case sparse della zona che stavano tenendo sotto controllo il livello temendo il peggio.

Alle 2.50 il Comune di Ravenna ha emanato un’allerta per Villanova: «Si stanno registrando innalzamenti dei livelli dell’acqua del canale Magni che stanno generando tracimazioni e allagamenti delle aree circostanti. Per questo si raccomanda di salire ai piani alti. Chi non si sentisse comunque sicuro può recarsi nella sede del comitato cittadino di Villanova di Ravenna oppure nell’area di accoglienza allestita al Cinemacity».

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