A Ravenna livelli idrici in miglioramento, resta evacuato il 16 percento del comune

Il Comune fa sapere che il monitoraggio nella notte tra il 19 e il 20 maggio mostra dati leggermente positivi. L’ordine di lasciare le case riguarda 14mila persone: in quattro notti registrati 1.200 pernottamenti in alberghi e tremila persone ai centri di accoglienza

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«Pur essendo la situazione naturalmente molto compressa, i dati appaiono attualmente in leggero miglioramento». È la comunicazione del Comune di Ravenna che fotografa alle 8 di oggi, 20 maggio, lo stato della città alle prese con gli allagamenti che da ieri hanno raggiunto la prima periferia a ovest (Fornace Zarattini) per estendersi poi verso nord. Durante la notte il Centro operativo comunale (Coc) ha continuato a monitorare i livelli idrici, sia attraverso gli strumenti di rilevazione controllati in maniera informatica da remoto che attraverso l’invio di pattuglie della polizia locale. Si provvederà ora alla redazione di un programma di lavoro per ripristinare le migliori condizioni nel più breve tempo possibile.

Schermata 2023 05 20 Alle 10.15.16Al momento è tuttora in vigore una disposizione di evacuazione per una superficie di quasi undicimila ettari, circa il 16 percento del territorio comunale (il secondo in Italia per estensione dopo Roma) per una popolazione residente di 14.220 persone (pari a circa il 9 percento del totale).

Non tutti hanno lasciato le abitazioni nell’area di evacuazione. Nelle scorse quattro notti il sistema di accoglienza messo in campo dal Comune ha fatto registrare 1.200 pernottamenti in 60 strutture alberghiere mentre per quanto riguarda i punti di protezione civile si sono avvicendate nei giorni quasi tremila persone.

Quali zone sono evacuate nel comune di Ravenna?

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(foto Les Bompart Produzioni)

Per quanto riguarda il quadro delle evacuazioni, alle 9 del 20 maggio risultano tuttora in vigore gli ordini di evacuazione per:

  • l’abitato di Serraglio, comprendente via Canalazzo (civici dall’80 al 179) e via Coda Rondine;
  • le abitazioni di via Canalazzo prima del e dopo il sottopasso di Sant’Antonio, e quelle prospicienti la vicina via Canala;
  • le ultime case di via Faentina sotto il ponte nel tratto verso Fornace Zarattini;
  • la zona del centro iperbarico;
  • Borgo Faina;
  • Piangipane e Santerno;
  • San Pietro in Trento, Pilastro, Ragone;
  • Longana, Ghibullo, Filetto e Coccolia;
  • la zona di Conventello nell’area delimitata dalla via Basilica, dai canali Fosso Vetro e Fosso Vecchio, dalla ferrovia Ferrara-Ravenna e dal canale Destra Reno;
  • San Michele, Fornace Zarattini, Villanova di Ravenna, San Marco;
  • via Pasna e via Acquarone Superiore a Bastia;
  • Fosso Ghiaia;
  • Borgo Sisa, Durazzano;
  • le case più vicine al fiume a Gambellara e a San Bartolo;
  • Roncalceci.

In quest’ultima frazione è coinvolta dagli allagamenti anche la sede del Consorzio Agrario e anche tale situazione, come le numerosissime in corso in tutta la provincia, è attenzionata al Ccs (Centro coordinamento soccorsi) istituito in prefettura e coordinato dalla stessa; la si tiene monitorata in relazione alle eventuali azioni da mettere in campo.

Anche per la giornata di oggi e per quella di domani sono chiusi le scuole di ogni ordine e grado compresi i centri di formazione professionale, gli impianti sportivi pubblici e privati, i centri di aggregazione giovanile, i centri diurni per anziani e disabili, i centri socio occupazionali e i cimiteri; oggi non si svolge il mercato di via Sighinolfi a Ravenna e domani non si svolgerà quello di Marina di Ravenna.

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