Nella Bassa Romagna almeno 2.500 famiglie hanno dormito fuori casa per l’alluvione

Il numero corrisponde alle erogazioni del contributo di autonoma sistemazione (Cas) erogato dalla Regione in base al numero di giorni lontani dall’abitazione e al numero di componenti del nucleo

Emergenza alluvioni in Emilia-Romagna. Esondazione del fiume Montone ed allagamento del quartiere Romiti a ForlìL’alluvione di maggio 2023 in Bassa Romagna ha costretto almeno 2.500 famiglie a dormire fuori casa. È un dato che emerge dalla liquidazione dei contributi di autonoma sistemazione (Cas) per le famiglie alluvionate, cioè un contributo della Regione per chi ha dovuto abbandonare la propria abitazione dopo un’ordinanza di sgombero (disposta dalle autorità competenti per ragioni di sicurezza) e che ha trovato autonomamente un alloggio alternativo (da familiari e amici, ad esempio, ma anche albergo o altra sistemazione), in attesa di poter far rientro nella propria abitazione. Il Cas viene erogato ogni tre mesi in base al numero delle persone che compongono il nucleo familiare: 400 euro al mese per quelli composti da una sola persona, 500 euro per due persone, 700 euro per tre, 800 euro per quattro e 900 euro per nuclei di cinque o più persone.

Nei nove comuni della Bassa Romagna in tutto sono stati sostenuti 2.498 nuclei familiari, il 96 percento delle istanze pervenute. Sono ancora in corso (e proseguiranno per le situazioni ancora dubbie) i controlli sulle date di effettivo rientro dei richiedenti nelle proprie abitazioni. A fronte delle comunicazioni di rientro mancanti sono emerse alcune dimenticanze, prontamente sanate, mentre alcune anomalie sono invece ancora in corso di verifica. A breve le somme spettanti saranno accreditate ai cittadini..

Si ricorda che la data di effettivo rientro nell’abitazione deve essere comunicata entro 5 giorni dal rientro per calcolare correttamente il contributo a cui si ha diritto; in caso di irregolarità rilevate a seguito dell’erogazione, le eccedenze non dovute dovranno essere restituite.

Per quanto riguarda invece i primi aiuti ai cittadini (Pac/Cis, 5mila euro totali in due tranche), l’Unione dovrà concludere tutte le istruttorie entro la fine di ottobre. Attualmente risultano ancora circa 150 le persone che non hanno risposto alle richieste di chiarimenti e integrazioni inviate dalla mail contributialluvione@unione.labassaromagna.it: si ricorda che, se un richiedente non risponde alle richieste di integrazione, è impossibile per l’ente istruire correttamente la pratica e, quindi, definirne l’eventuale erogazione. Chi non l’avesse ancora fatto dovrà rispondere alle richieste pervenute dall’Unione entro la fine della prossima settimana. Tutti coloro che non hanno ancora avuto notizia dell’erogazione dei primi 3mila euro di acconto sono invitati a verificare la mail indicata in fase di domanda, o prendere contatto con l’Urp del proprio Comune.

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