La procura della Repubblica di Ravenna ha aperto un fascicolo di indagine, per il momento a carico di ignoti, sull’incendio che nella notte tra il 17 e il 18 ottobre ha coinvolto un capannone in via Pastore a Ravenna, nella zona artigianale Bassette, il giorno prima della vendita all’asta nell’ambito di una procedura di liquidazione coatta amministrativa cominciata dieci anni fa. L’immobile è sotto sequestro e alcune persone sono state già ascoltate dalla polizia. È quanto riportato dai due quotidiani locali Resto del Carlino e Corriere Romagna in edicola oggi, 20 ottobre.
Il capannone era stato sede della storica cooperativa Tipografia Moderna. A ottobre 2013 l’avvio della liquidazione promossa dal ministero delle Imprese. A quel punto il magazzino era stato preso in affitto dalla Edizioni Moderna, pagando il canone al ministero. Attualmente era utilizzato più che altro come deposito di materiali cartacei, libri e riviste, in attesa che l’asta arrivasse alla conclusione.
Un avviso pubblico di inizio agosto spiega che era stata la direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi e sulle società del ministero delle Imprese ad autorizzare la liquidatrice, lo scorso 5 maggio, «a reiterare il quinto tentativo di vendita senza incanto al prezzo base d’asta di 350mila euro», a fronte di un valore stimato da perizia di 900mila euro. Ieri, come era in programma, c’è stata l’apertura delle buste nello studio di un notaio di Ravenna, sull’esito al momento non sono noti dettagli che potrebbero essere di interesse per l’indagine.