La polizia locale ha spiegato i rischi dei telefonini a 35 classi delle scuole medie

Incontri di 90 minuti per spiegare come utilizzare le nuove tecnologie e come riconoscere gli abusi

TelAnche quest’anno la polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina ha organizzato una serie di incontri con gli studenti delle scuole medie per illustrare i pericoli dall’uso distorto delle nuove tecnologie digitali che spesso si configurano come reati. Il progetto ha visto 19 interventi sul bullismo e cyberbullismo che hanno interessato 35 classi tra prime, seconde e terze medie delle scuole Bendandi, Cova Lanzoni, Europa, Carchidio-Strocchi e Pascoli di Castel Bolognese e Riolo Terme.

Gli smartphone possono infatti diventare, anche inconsapevolmente, molto pericolosi. «Durante i nostri incontri – spiegano dal comando di via Baliatico – cerchiamo di far capire agli studenti quali reati si celano dietro l’uso distorto delle tecnologie digitali. Inoltre, gli incontri con i ragazzi e con i loro insegnanti ci portano ad aprire un canale informativo e comunicativo con la possibilità di raccogliere lamentele e segnalazioni di comportamenti che poi di volta in volta valutiamo e approfondiamo nel caso possano prefigurare atti contrari alla legge».

L’assessore alla Sicurezza, Massimo Bosi, considera la scuola una ottima e importante interfaccia con le istituzioni su bullismo e cyberbullismo: «Il nostro compito consiste nell’informarli, aiutarli e indurli a segnalare, senza alcun timore, se sono vittime di atteggiamenti sbagliati che possono configurare veri e propri reati. Nel corso degli incon-tri gli operatori della polizia locale portano gli studenti a far capire quando alcuni comportamenti, spesso identificati come scherzi, possano invece essere dei reati».

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