Operata la 41enne che si è buttata dal nono piano, non è in pericolo di vita

La prognosi iniziale è di 40 giorni: potrebbe essere stata la recinzione di un cantiere ad attutire la caduta. Morti invece la figlia e il cagnolino che la donna ha portato con sé. Era seguita dal Centro di salute mentale e ultimamente soffriva molto per le vicende legate a burocrazia e crediti del Superbonus

6La donna di 41 anni che questa mattina, 8 gennaio, si è lanciata dal nono piano di una palazzina di Ravenna non è in pericolo di vita. È stata sottoposta a un intervento chirurgico ed è ricoverata in Rianimazione all’ospedale Bufalini di Cesena. La prognosi dei medici all’arrivo al pronto soccorso è stata di 40 giorni. Ad attutire il colpo potrebbe essere stata la recinzione del cantiere edile sulla quale è caduta insieme alla figlia di sei anni e al cagnolino che invece, come noto, sono morti sul colpo. Per questo la donna è in arresto, accusata di omicidio pluriaggravato e uccisione di animali.

8Il marito – che lavora sulle piattaforme di estrazione metano ed era rientrato da pochi giorni dopo tre settimane passate lontano per lavoro – era in casa e non si è accorto di nulla: ha appreso la vicenda solo quando la polizia ha bussato alla sua porta. Agli agenti ha raccontato di aver sentito che la compagna e la figlia si erano alzate e stavano facendo colazione e lui è rimasto a letto. I poliziotti hanno trovato la casa in ordine. La camera da letto è sul lato opposto dell’appartamento rispetto alla finestra usata dalla 41enne poco dopo le 7 per uscire all’esterno sulle impalcature che coprono l’intera facciata del condominio in via Dradi, zona Zalamella. Utilizzando un pouf si è aiutata per scavalcare il davanzale e poi ha scavalcato anche i tubi esterni dell’impalcatura.

Una vicina che abita al piano di sotto ha poi raccontato agli investigatori di aver sentito un rumore sui ponteggi e la voce di una bambina che diceva “No, mamma” ma non ha potuto immaginare cosa stava per accadere. Sono stati alcuni operai del cantiere a dare l’allarme per primi quando hanno sentito il tonfo dei corpi, un rumore udito anche da altre persone nella palazzina di fronte.

La 41enne è laureata in Ingegneria civile. In passato ha dato ripetizioni private e aveva avuto qualche incarico come supplente. In questo periodo non stava lavorando, ma si stava dedicando alla preparazione di un concorso in ambito scolastico.

L’appartamento apparteneva in precedenza al padre del marito che poi, più di dieci anni fa, lo aveva lasciato al figlio e alla nuora. Di recente però la coppia aveva acquistato una nuova casa indipendente che stavano ristrutturando grazie al Superbonus 110 sotto la supervisione del padre della donna che è ingegnere. Le difficoltà delle pratiche burocratiche e alcuni problemi legati alle cessioni del credito – con il timore di un pesante indebitamento – erano uno dei motivi che ultimamente stavano aumentando lo stato di angoscia della 41enne che era seguita dal Centro di salute mentale dell’Ausl da una decina di anni.

Il lungo post pubblicato dalla donna su Facebook circa un’ora prima di lanciarsi fa riferimento, in maniera confusa, a problematiche familiari in particolare nel rapporto con il padre. Alcuni anni fa la coppia era stata ascoltata in questura proprio su questo aspetto e le sarebbero state date le informazioni necessarie per eventuali azioni a sua tutela. Non risultano denunce presentate.

EROSANTEROS POLIS BILLBOARD 15 04 – 12 05 24
CENTRALE LATTE CESENA BILLB LATTE 25 04 – 01 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24