Rubavano carburante dove lavoravano e lo davano al distributore: tre arresti

La guardia di finanza ha arrestato tre uomini e sequestrato due autocisterne, un distributore stradale, 4mila litri di carburante e 140mila euro in contanti

Rubavano carburante dal deposito in cui lavoravano e con la complicità di un autotrasportatore lo fornivano a un distributore stradale per venderlo alla clientela ignara. È l’accusa a carico di tre uomini, arrestati dal gruppo di Ravenna della guardia di finanza in flagranza di reato nell’ambito di un’indagine condotta con i funzionari dell’ufficio Dogane.

Gli arresti sono avvenuti il 31 gennaio scorso quando gli investigatori hanno sequestrato anche quattromila litri di carburante, due autocisterne che venivano utilizzate per i trasporti di carburante, il distributore stradale coinvolto e 140mila euro in contanti trovati nelle disponibilità degli accusati. Le Fiamme Gialle stimano un giro d’affari che avrebbe potuto fruttare introiti milionari in poco tempo.

Secondo i riscontri finora emersi l’attività illecita andava avanti da circa un mese ma sono in corso accertamenti. I lavoratori della società di deposito carburanti in provincia di Ravenna riuscivano a eludere i controlli interni che avrebbero dovuto impedire proprio l’illecita sottrazione di prodotto e rifornivano le cisterne dell’autotrasportatore compiacente, tra i tre arrestati, di un quantitativo di carburante maggiore di quello dichiarato nei documenti fiscali, alterando anche i sistemi di misurazione del peso del mezzo.

Il distributore stradale in provincia di Ravenna aveva la possibilità di vendere il carburante in completa evasione di imposta, poiché sottratto anche all’accisa, ossia un’imposta che grava specificamente sui prodotti energetici. Al momento risulta coinvolto un solo distributore.

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