Nave ong con un morto, il sindaco garantisce il funerale: «Governo senza logica»

De Pascale critica la scelta di assegnare il porto di Ravenna che richiederà più di 4 giorni di navigazione con il cadavere di un naufrago 17enne senza cella frigorifera. L’avvocato Maestri invita la ong e il primo cittadino a fare denuncia alla procura

GH7TL25acAEOaelIl sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, ha annunciato che il Comune è «a completa disposizione per garantire le esequie e per il possibile rimpatrio della salma» del 17enne migrante deceduto a bordo della nave ong Sea Watch 5 dopo il recupero da una barca di legno alla deriva nel Mediterraneo insieme ad altri 51 migranti (47 uomini adulti e 4 minori non accompagnati). La nave della ong tedesca era attesa per l’11 marzo a Porto Corsini, la destinazione assegnatale dal governo italiano, ma le avverse condizioni meteo rallenteranno la risalita da Malta.

Il 17enne è stato recuperato già privo di sensi dal fondo della barca, schiacciato da altre persone. Nella notte tra il 6 e il 7 marzo la guardia costiera ha prelevato dalla nave ong altre quattro persone in gravissime condizioni – tutte ustionate dal misto di acqua di mare e carburante stagnante che si trovava sul fondo della barca e in cui sono state costrette ad aspettare, accovacciate, per ore – ma si è rifiutata di accogliere il corpo senza vita del giovane. Secondo un articolo firmato da Alessandra Zini su Repubblica.it, la Sea Watch 5 non è dotata né di cella frigorifera né di spazi separati.

«Accogliere la salma di un naufrago di appena 17 anni, per la nostra comunità che ha imparato ad accogliere e gestire con professionalità e massima attenzione gli sbarchi, è un colpo fortissimo – afferma De Pascale –. Garantire le esequie e il possibile rimpatrio della salma lo sentiamo come un dovere nei confronti del giovane e di tutte le vittime che, nell’ultima parte di un viaggio già atroce, si scontrano con scelte politiche disumane, con rimpalli di responsabilità che ricadono su vite disperate molto spesso di donne, bambini, ragazzi».

Il primo cittadino poi rinnova l’invito al governo Meloni a rivedere le scelte sulla politica immigratoria: «Ci auguriamo che il governo prenda atto della mancanza di logica nello scegliere punti di approdo che allungano di giorni le traversate nel Mediterraneo, con un prezzo altissimo in termini di vite e di dignità. Senza dimenticare le promesse del blocco degli sbarchi da parte del governo Meloni, annunci falliti miseramente».

L’avvocato ravennate Andrea Maestri, ex parlamentare, confida che Sea Watch presenti un esposto penale per i diversi profili di responsabilità del caso: «Chiedo anche al sindaco De Pascale di informare la procura della Repubblica per l’apertura di indagini volte a chiarire le responsabilità di quanto accaduto. Questo è il risultato concreto delle politiche ottuse e disumane del governo italiano, che allontana il momento dell’approdo nel porto sicuro più vicino, mettendo concretamente a rischio la vita, l’incolumità e la salute delle persone migranti».

Secondo Maestri, lasciare per giorni una salma in assenza di celle frigorifere per la sua conservazione può costituire vilipendio di cadavere, «perché viene violato il bene giuridico protetto dalla norma e cioè l’umano sentimento di pietà per i defunti, inoltre lasciare un cadavere in quelle condizioni metta a rischio anche la salute degli altri migranti e degli operatori umanitari, configurando ulteriori ipotesi di reato».

La prefettura di Ravenna ha reso noto che l’attracco della Sea Watch avverrà dopo l’11 marzo (non c’è ancora una data definita) alla banchina del terminal crociere di Porto Corsini. I 51 migranti (la maggior parte provenienti dalla Siria, Bangladesh, Egitto e Pakistan, gli altri da Eritrea Sudan e Marocco) saranno poi trasferiti con mezzi della Croce Rossa Italiana al Pala De Andrè dove verranno effettuati tutti gli adempimenti sanitari e di polizia. La salma del diciassettenne sarà trasferita all’obitorio e messa a disposizione dell’autorità giudiziaria. I 51 migranti resteranno tutti in Emilia Romagna e saranno ripartiti tra le varie province secondo un piano che sarà definito.

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