Lo zoo di Ravenna aggiunge al suo rettilario una coppia di pitoni moluro, tipici dell’Asia, confiscati a un privato cittadino dal nucleo Cites dei carabinieri di Genova.
Due anni fa i due esemplari erano stati sequestrati perché detenuti illegalmente da un privato cittadino: verificata l’assenza di maltrattamenti, i militari hanno proceduto ad affidare gli esemplari in custodia giudiziaria temporanea al soggetto detentore, in attesa di confisca. Concluso l’iter giudiziario, i due esemplari sono stati confiscati e, a quel punto, sono stati abbandonati dall’ex proprietario all’interno di una teca, con animali morti in stato di putrefazione come unica fonte di nutrimento e recuperati solo in seguito ad una segnalazione.
Il recupero è stato effettuato grazie all’intervento dei militari con la dottoressa Maddalena Iannaccone, veterinaria specializzata in animali esotici. Gli animali erano in gravi condizioni, le cure necessarie alla loro riabilitazione sono andate avanti per oltre due mesi e hanno consentito il recupero delle condizioni di salute e benessere dei due serpenti. A quel punto è stato indicato il parco faunistico di Ravenna come struttura idonea ad accoglierli ed è stato emanato il provvedimento di affidamento definitivo.
«Per l’accoglienza di questi due esemplari è stato necessario realizzare un grande terrario appositamente studiato per le loro esigenze con temperatura di 27-30°C e umidità controllata al 60-80% per rispecchiare al meglio il loro habitat naturale – dichiara Luca Lega, responsabile del rettilario –. Per aiutarli ad ambientarsi al meglio, oltre ad una attenta osservazione quotidiana, sono stati forniti dei punti di riparo in cui andarsi a nascondere o per digerire in tranquillità il loro pasto. La loro digestione, infatti, può richiedere anche più di due settimane, in base al tipo di preda che viene fornita».
Non è la prima volta che il Safari Ravenna interviene ed accoglie animali detenuti illegalmente, sequestrati o maltrattati. È già avvenuto anche in passato con più di 40 esemplari di pappagalli sottoposti a sequestro penale da parte dei carabinieri forestali in quanto oggetto di traffico illecito, per i quali il parco ha costruito una intera voliera; con l’accoglienza di una tartaruga azzannatrice ritrovata dall’Associazione Tarta Club Italia e anche con un esemplare di leone, ippopotamo e diverse altre specie.
«Stiamo dimostrando – affermano dallo zoo di Ravenna – quanto tutelare il benessere di differenti specie animali e salvaguardare quelle a rischio di estinzione sia sempre stata la sua principale mission, pur in assenza di sostegni economici pubblici».