È stata arrestata nei giorni scorsi Sara Duè, la sciamana riminese finita anche al centro di vari servizi televisivi (a Striscia la notizia) per le sue presunte qualità di guaritrice. A lanciare la prima accusa, sul piccolo schermo, la madre e gli amici del ravennate Massimo Mariani, morto di tumore a 46 anni dopo essere stato convinto dalla donna ad abbandonare le cure tradizionali. Qui sotto il servizio completo.
La donna è finita nei giorni scorsi agli arresti domiciliari – come disposto dal tribunale di Brescia – insieme a due suoi collaboratori. Dovranno tutti rispondere a vario titolo di esercizio abusivo di professione medica, truffa, lesioni personali, tentata estorsione e sostituzione di persona. L’operazione nasce dalla denuncia di due coniugi, genitori di un bimbo di due anni affetto da tumore, a cui la donna aveva offerto una cura alternativa dietro compenso di 1.500 euro (anche questa storia è stata documentata con vari servizi da Striscia).
Sui social, la donna si definisce “esperta di medicina quantistica, coach olistica sciamana”. A una finta paziente, inviata del programma televisivo con telecamera nascosta, aveva dichiarato che «i tumori sono tossine emotive e fisiche», che si curano «ma non con la chemio», «bisogna sfiammare e detossinare, in qualche mese va via». Secondo la donna «non ci sono malattie inguaribili, perché sono dovute a un disequilibrio fisico, psichico o energetico, basta riequilibrare». Il metodo che proponeva – anche al ravennate Mariani – è un «software quantistico che costa 60mila euro, arriva dall’America, ce l’abbiamo solo noi in Italia» che si connetterebbe «al tuo campo energetico e inizia a fare uno scanner».