La procura della Repubblica di Ravenna ha ricevuto qualche decina di esposti da cittadini colpiti dall’alluvione del 18-19 settembre. La notizia è riportata dai quotidiani locali, il Resto del Carlino e il Corriere Romagna. Non sono denunce legate a reati specifici, ma si tratta di segnalazioni riferite a specifiche situazioni fatte da chi si trova a fare i conti con l’incubo del fango, dell’acqua e delle evacuazioni. Gli esposti entreranno nel fascicolo con l’ipotesi di disastro colposo aperto dal procuratore capo Daniele Barberini e dal sostituto procuratore Francesco Coco per il momento contro ignoti. Si tratta della terza inchiesta sull’alluvione, che si aggiunge alle precedenti due indagini già avviate dalle Procure di Ravenna e di Forlì per i fatti del maggio 2023.
Nella mattinata di oggi, 4 ottobre, la presidente della Regione, Irene Priolo, si è recata a Traversara accompagnata dal sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, e dal prefetto Castrese De Rosa. La frazione di circa 500 abitanti è nuovamente allagata: dalle 3.30 circa è cominciata a fuoriuscire acqua dal fiume Lamone nello stesso punto dove l’argine è crollato il 19 settembre.
Rispetto a due settimane fa l’onda di piena era molto inferiore e la sponda arginale ha retto anche grazie al rinforzo delle palancole, ma in alcuni punti dove i lavori di ripristino della totale impermeabilizzazione erano in via di completamento si è determinata una infiltrazione dell’acqua tra i massi che è risalita fino alla testa delle palancole trafilando in esterno. L’acqua ha progressivamente raggiunto terreni, strade e abitazioni vicine. Va ricordato che l’abitato era stato evacuato in via precauzionale già dal pomeriggio di ieri e molte delle case raggiunte dall’acqua si trovano nella zona rossa dove si erano verificati crolli e cedimenti degli edifici. La protezione civile e la ditta incaricata sono al lavoro per chiudere il passaggio dell’acqua.