
Un minorenne del Ravennate è indagato per “propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica, religiosa”. Mercoledì mattina la Digos gli ha fatto visita a casa, trovando materiale riconducibile all’estrema destra e al movimento neonazista, tra cui libri e bandiere.
L’indagine era partita in marzo a Milano, dove era stato arrestato un 16enne di origini ucraine accusato di aver aggredito extracomunitari mostrando la svastica tatuata sul petto – come scrive il Carlino in edicola oggi (18 ottobre). Da lì, gli inquirenti hanno setacciato le chat del minorenne, dove si incitava alla discriminazione e alla violenza, arrivando a denunciare 12 persone, di cui 10 minorenni (tra cui appunto il giovanissimo ravennate).
Nel corso delle perquisizioni avvenute in tutta Italia sono state sequestrate anche armi: pistole senza tappo rosso, mazze, tirapugni, coltelli, machete.
Ulteriori dettagli su entrambi i quotidiani in edicola oggi.