2.777 ravennati hanno chiesto i fondi regionali per le paratie anti-alluvione

La nostra provincia ha fatto registrare il maggiore numero di domande, che hanno superato i 12 milioni di euro

Il Centro Di Lugo Allagato

Lugo sommersa (maggio 2023)

Sono 2.777 le domande presentate in provincia di Ravenna per il bando regionale che finanzia l’installazione di paratie e dispositivi di difesa delle case nelle aree alluvionate a maggio 2023. Lo rende noto la Regione Emilia-Romagna. Il nostro territorio ha fatto segnare il maggiore numero di richieste, che nel complesso hanno superato le cinquemila. Seguono 1.337 domande dalla provincia di Forlì-Cesena e 398 da quella di Bologna. Il contributo totale richiesto è di 12,7 milioni di euro, superando così la dotazione finanziaria messa a disposizione dalla Regione, che ammontava a 10 milioni.

I fondi sono frutto delle donazioni di cittadini, imprese e associazioni sul conto corrente “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”, aperto in seguito alla diffusa alluvione di maggio 2023. Dopo la verifica della correttezza di tutte le domande, sottolinea la Regione, «l’impegno della giunta è quello di recuperare le risorse mancanti in modo da soddisfare il più alto numero di richieste».

Gli interventi previsti dal bando riguardano l’installazione nelle abitazioni di sistemi di paratie antiallagamento, barriere frangi-acque, valvole anti-riflusso, pozzetti di raccolta, pompe e generatori elettrici, con contributi fino al 100% della spesa sostenuta e documentata, fino a un massimo di 3mila euro, cumulabile con altre agevolazioni ottenute dalla Regione e da altri soggetti pubblici o privati. Potevano presentare la domanda di contributo i proprietari degli immobili a uso abitativo sui quali si intendeva effettuare l’intervento, a patto di risiedervi da prima del 1° maggio 2023.

Informa la sottosegretaria con delega alla protezione civile Manuela Rontini: «Da parte nostra c’è la volontà di accogliere tutte le domande presentate che saranno riconosciute valide, secondo i termini previsti. La strada che intendiamo percorrere prevede di impegnare anche i fondi rimasti inutilizzati dal bando per il risarcimento dei danni causati ai veicoli e dialogheremo insieme all’assemblea legislativa e alla nuova commissione competente per avviare i passi indispensabili a raggiungere questo obiettivo. Un segnale concreto di vicinanza alle famiglie e alle attività colpite, nell’attesa che si sblocchino le procedure di rimborso a livello nazionale».

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