La facciata della sede del partito Fratelli d’Italia in piazza del Popolo a Faenza è stata colpita da un attacco vandalico nella notte tra il 12 e il 13 febbraio. La vetrina è stata imbrattata con il lancio di vernice nera e la scritta rossa “Avevate Almasri”, riferimento a Nijeem Osama Almasri, generale libico al vertice della polizia giudiziaria dello Stato africano arrestato a Torino il 19 gennaio perché ricercato dalla Corte penale internazionale e poi liberato e riportato in patria con un volo di Stato. La vicenda è al centro dell’agenda politica nazionale e alcuni componenti del governo, tra cui la presidente del consiglio Giorgia Meloni, sono oggetto di verifica da parte del tribunale dei ministri dopo una denuncia per presunto favoreggiamento e peculato.
Il coordinatore provinciale di Fdi, Alberto Ferrero, si aspetta che tutte le forze politiche prendano una netta e ferma posizione di condanna nei confronti di questi atti: «La dialettica politica, per quanto forte, deve sempre svolgersi nel pieno rispetto delle regole democratiche. Questo increscioso episodio evidenzia un comportamento tipico di alcune frange di una certa sinistra, che, pur proclamandosi difensori dei principi democratici e di libertà, finiscono per ricorrere a metodi di intimidazione per contrastare chi non condivide le loro posizioni».
Anche la senatrice Marta Farolfi, vicesindaca di Brisighella, ha commentato l’episodio: «I seminatori di odio e di violenza hanno colpito anche in Romagna. Questo gesto vile ed esecrabile si inquadra nel clima di odio e di violenza che le sinistre extraparlamentari, spesso spalleggiate anche da forze politiche presenti in Parlamento, stanno mettendo in atto per fermare il buon governo del centrodestra e di Giorgia Meloni. Stiano certi questi loschi figuri che non ci faremo intimidire dalle loro bravate».