«Provocazioni, intimidazioni e atteggiamenti arroganti che nulla hanno a che vedere con il rispetto e la correttezza che dovrebbero caratterizzare una competizione sportiva». Sono le parole usate dalla dirigenza della squadra amatoriale di calcio di Punta Marina, in un post pubblicato su Instagram, per denunciare la condotta in campo, e fuori, della squadra avversaria nella partita giocata ieri, 31 marzo. Le affermazioni assumono particolare rilevanza perché mettono sotto accusa un gruppo che è formato anche da giocatori che quando tolgono la divisa da calciatori indossano quella da poliziotti. Si tratta infatti della squadra Siulp Calcio 2022, nota anche come “Policesportiva nel Cuore”, organizzata dalla sezione ravennate del Sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia.
Al campo sportivo Cavallucci di Punta Marina alle 20.30 si affrontavano seconda e terza a pari merito nel campionato di calcio a 11 promosso dal comitato ravennate del Centro sportivo italiano (Csi). Le sfide passate tra le due squadre aveva già visto momenti di tensione. Sul campo è finita 3-0 per gli ospiti: «Il risultato è l’ultimo dei nostri pensieri – si legge ancora nel post –. Ci lascia increduli e amareggiati il clima che si è respirato in campo e, soprattutto, ciò che è accaduto dopo il triplice fischio: vetri in frantumi per un’esultanza fuori controllo, spogliatoi lasciati in condizioni indecenti, una totale mancanza di rispetto verso tutti, avversari e organizzazione compresi». E pensare che il profilo Instagram della Policesportiva recita: «Seguendo i principi del calcio, creare nuove amicizie fuori e dentro il campo».
Secondo il resoconto del Punta Marina non è un caso isolato: «La Siulp è una squadra che già in passato si era resa protagonista di episodi ben lontani dai valori dello sport». L’atteggiamento molto aggressivo della Policesportiva sul terreno di gioco, sia nei gesti sportivi che nell’atteggiamento mentale, è una circostanza raccolta anche da altri partecipanti alla stessa competizione. Trattasi, è bene non dimenticarlo, del livello più basso del calcio: non si offenderà nessuno se diciamo che è poco più sopra della fantozziana Scapoli vs Ammogliati.
In passato, per esempio, la Siulp Calcio ha già ricevuto un richiamo ufficiale ad assumere atteggiamenti in campo e fuori adeguati all’etica sportiva e allo spirito amatoriale delle manifestazione e a mantenere sempre il dovuto rispetto di avversari, direttore di gara e dei valori che stanno alla base di ogni disciplina sportiva. Ci fu un’ammenda di 15 euro per proteste contro l’arbitro e condotte irriguardose nei confronti di avversari.
I tesserati del Punta Marina si sono improvvisati investigatori: «Abbiamo documentato l’accaduto con immagini e video, ma per rispetto della privacy abbiamo scelto di non pubblicarle». Però si chiedono provvedimenti da parte dei vertici del Csi: «Ci auguriamo che episodi del genere non si ripetano e che chi di dovere prenda atto di quanto successo. Perché una sconfitta fa parte del gioco, ma il rispetto deve sempre essere la base di tutto».
Il Siulp di Ravenna annunciò la decisione di finanziare l’iscrizione di una formazione calcistica al campionato provinciale Csi nel 2022: «Una squadra dove partecipano non solo i poliziotti ravennati, ma anche i colleghi di altre forze di polizia militari e civili, tutti uniti con l’obiettivo di onorare al meglio lo spirito che alimenta la coesione e la solidarietà nello sport».