«La rottura di un vetro della finestra dello spogliatoio del campo sportivo di Punta Marina è stata incidentale e non un atto vandalico». È la replica del Siulp, il Sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia che ha fondato e sostiene una squadra di calcio nel campionato amatoriale Csi in provincia di Ravenna, ora accusata di danneggiamenti e condotta violenta da parte della dirigenza del Punta Marina per quanto accaduto durante e dopo la partita disputata il 31 marzo.
L’articolo pubblicato da Ravenna&Dintorni riprendeva la denuncia fatta pubblicamente dal Punta Marina con un post su Instagram (vedi in fondo a questa pagina). Questo un passaggio: «Provocazioni, intimidazioni e atteggiamenti arroganti che nulla hanno a che vedere con il rispetto e la correttezza che dovrebbero caratterizzare una competizione sportiva». E poi ancora: «Vetri in frantumi per un’esultanza fuori controllo, spogliatoi lasciati in condizioni indecenti». Tra i commenti compare quello di un’altra società dello stesso campionato, i Melardot, che lamenta atteggiamenti simili dalla squadra Siulp Calcio 2022. «Follia» era, invece, il commento postato da Paolo Scocco, direttore generale del Ravenna Football Club e attaccante del Punta Marina in campo in quella partita: il commento è poi stato cancellato.
Il Siulp risponde alle accuse dei neroverdi con un comunicato ufficiale firmato da Herrol Benedetti, segretario provinciale del sindacato. Questa la versione dei fatti a proposito del vetro: «Un nostro tesserato ha cercato di proteggersi mentre stava cadendo dopo aver perso l’equilibrio e ha riportato una ferita alla mano. La società Siulp Calcio 2022 si è messa immediatamente a disposizione per sostenere i costi della riparazione».
Non solo. È Benedetti che ora accusa i calciatori del Punta Marina di comportamenti scorretti sul terreno di gioco. Insomma, sarebbero i poliziotti il bersaglio di intimidazioni: «Durante l’intera partita ci sono state disinvolte minacce come “vi faccio trasferire in Norvegia, tanto sapete chi sono io” e insulti di body shaming, “sembri zio Fester”, con riferimento alla incipiente calvizie del malcapitato di turno».
La nota firmata dal segretario Siulp fa anche riferimento al referto arbitrale recepito dal giudice sportivo: «Molti di più, e molto più afflittivi, i provvedimenti sanzionatori adottati verso i giocatori del Punta Marina». Al momento in cui scriviamo, 6 aprile, il bollettino settimanale del giudice sportivo non è ancora stato pubblicato sul sito del Csi, in ritardo di circa tre giorni rispetto alle tempistiche consuete.
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