sabato
14 Giugno 2025
Calcio amatoriale

Giudice sportivo: vetro rotto negli spogliatoi, multa per la squadra dei poliziotti

Per la formazione sostenuta dal sindacato Siulp un'ammenda di 30 euro per i fatti dopo la partita contro il Punta Marina, ma anche un richiamo ufficiale per entrambe le società per il comportamento dei tifosi. La difesa: «Rottura accidentale per la caduta di un giocatore». Il presidente del Csi chiamerà i dirigenti: «Non è questo lo spirito del campionato, inviterò tutti a mantenere animi più calmi»

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Pexels Markusspiske 114296Ammenda di 30 euro per la squadra di calcio amatoriale composta soprattutto da poliziotti per un vetro rotto nello spogliatoio nella trasferta sul campo di Punta Marina il 31 marzo. È la sanzione del giudice sportivo per la Siulp Calcio 2022, formazione di calcio a undici fondata dalla sezione di Ravenna del Sindacato italiano unitario dei lavoratori della polizia e iscritta al campionato provinciale organizzato dal Centro sportivo italiano (Csi). Il giudice ha inoltre disposto l’obbligo di risarcimento danni, se richiesti e documentati dalla società di casa. Il bollettino settimanale dei provvedimenti disciplinari stabilisce anche, a seguito della stessa partita, un richiamo ufficiale per entrambe le società «per il comportamento poco educato della propria tifoseria».

La circostanza del vetro in frantumi era emersa da un post pubblicato su Instagram dal profilo ufficiale della squadra di casa che attribuiva il danneggiamento a «un’esultanza fuori controllo» e accusava, in generale, gli avversari di condotte scorrette dentro e fuori dal campo. Secondo la versione fornita dal segretario provinciale del Siulp, Herrol Benedetti, il danno nello spogliatoio è stato accidentale: «Un nostro tesserato è caduto dopo aver perso l’equilibrio e ha anche riportato una ferita alla mano nel tentativo di proteggersi. La società Siulp Calcio 2022 si è messa immediatamente a disposizione per sostenere i costi della riparazione».

Il Punta Marina, inoltre, accusa gli ospiti di presunte intimidazioni e provocazioni messe in atto dai giocatori. La Siulp ribalta le stesse accuse parlando di minacce ricevute e insulti nell’ambito del cosiddetto body shaming, cioè sfottò legati all’aspetto fisico.

Il presidente del Csi Ravenna, Alessandro Bondi, aveva scelto di non esprimere commenti prima dei verdetti della giustizia sportiva per non influenzare l’imparzialità dei provvedimenti. Raggiunto al telefono, dopo la pubblicazione del bollettino, Bondi non si sottrae a qualche riflessione: «Da quello che vedo nelle decisioni del giudice non emerge un quadro eclatante. È ovvio che non è mai bello leggere di richiami alle società e di ammende perché lo spirito delle competizioni Csi è tutt’altro, anche nell’ottica di fare educazione sportiva». Bondi, figura nota del mondo del volontariato locale che sarà anche candidato alle prossime elezioni comunali con Ama Ravenna, contatterà le due dirigenze: «Tra i compiti del presidente c’è anche quello di invitare le società a mantenere comportamenti consoni con i valori del Csi, sicuramente contatterò le squadre per invitare in generale ad affrontare gli impegni sportivi con animi più distesi».

Diversi partecipanti allo stesso campionato, contattati da Ravenna&Dintorni, hanno espresso critiche verso la squadra della Siulp parlando di atteggiamenti mossi da un agonismo eccessivo per la posta in palio di un campionato amatoriale.  I Melardot, al primo posto nella classifica della Coppa Disciplina (dove la Siulp è ora penultima), hanno espresso la lamentela anche pubblicamente con un commento al post del Punta Marina. Il presidente del Csi, Bondi, assicura di non aver mai ricevuto lamentele dirette in questo senso.

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