Continua a fare discutere il fenomeno della “mala movida” nel cervese, tra risse in centro, danni a locali e stabilimenti balneari e degrado urbano. Alle immagini di lettini e ombrelloni bruciati e cartelli stradali diventi e piantati in mare che hanno riempito i social nell’ultimo weekend (10 e 11 maggio) si aggiunge il servizio di Studio Aperto dove si raccolgono le testimonianze di commesse e lavoratori del centro di Milano Marittima preoccupati per la loro stessa sicurezza e per la deriva della località.
Nell’ottica di contrastare l’incremento degli episodi di criticità, il comitato “Per chi ama Milano Marittima” ha lanciato lo scorso 5 maggio la petizione “Per una località più sicura, vivibile e degna del suo nome” su change.org. Dopo una settimana sono già più di 2400 le firme verificate. Citando dal testo dell’istanza, lo scopo è quello di chiedere all’amministrazione comunale di «Prendere atto del profondo malessere della comunità locale; mettere in atto misure concrete, urgenti ed efficaci per ripristinare sicurezza e vivibilità; coinvolgere i cittadini e le associazioni in un vero processo di ascolto e di cambiamento».
Le firme saranno presentate in Comune in occasione dell’interpellanza consiliare del 22 maggio (ore 20).