Il giovane che nella notte tra il 21 e il 22 giugno a Marina di Ravenna è riuscito a sfondare un finestrino posteriore di una volante della polizia per fuggire dall’abitacolo, dove era in attesa di essere identificato formalmente perché sospettato di furti su auto in sosta, era già stato arrestato all’inizio del mese nella stessa località per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Dopo la convalida dell’arresto, il 26enne marocchino era tornato libero con obbligo di firma tre volte la settimana e divieto di fare ritorno sul territorio ravennate per tre anni. I dettagli del protagonista della fuga rocambolesca, diventata virale sui social dopo che la pagina Instagram “Welcome to Favelas” ha pubblicato il video girato da un passante, sono riportati in un articolo firmato da Andrea Colombari sul quotidiano Il Resto del Carlino in edicola oggi, 24 giugno.
Il 4 giugno era stato arrestato dai carabinieri assieme a un connazionale. Attorno alla mezzanotte in zona lungomare i due, ufficialmente senza fissa dimora, avevano aperto una decina di vetture in sosta. La chiamata al 112 di uno dei proprietari aveva portato all’arresto.
Il 26enne ora deve rispondere di danneggiamenti e ricettazione: nella foga di dileguarsi, il giovane ha dimenticato nell’auto della questura sia il suo cellulare che il portafogli dove c’era una carta carburante non sua.
Come già riportato sin dai primi articoli sull’episodio di pochi giorni fa, il 26enne era stato lasciato momentaneamente da solo in auto perché gli agenti della pattuglia erano intervenuti in emergenza su una rapina in corso a poca distanza per soccorrere una 15enne colpita a colpi di catena. In questo caso l’aggressore della minorenne, un 27enne egiziano, è stato fermato sul posto ma, sempre secondo il resoconto del quotidiano locale, la procura non ha ritenuto di poter dare seguito all’arresto per rapina aggravata e lesioni perché ormai fuori flagranza.