Dopo sei giorni di ricerche è stato arrestato il 26enne che nella notte tra il 20 e il 21 giugno a Marina di Ravenna è fuggito dall’abitacolo di una pattuglia della polizia dopo aver sfondato il finestrino laterale posteriore. Il giovane di origini marocchine, ma con cittadinanza italiana (circostanza che non era emersa finora), è stato rintracciato nella serata di ieri, 26 giugno, a Bologna.
Gli investigatori della squadra mobile di Ravenna, in collaborazione con gli agenti del commissariato “Due Torri San Francesco”, hanno eseguito un’ordinanza di custodia in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari in aggravamento all’obbligo di firma negli uffici di polizia relativo a un precedente arresto all’inizio di giugno. Il 26enne si era reso irreperibile dalla notte della fuga, senza più presentarsi alla polizia per la firma.
Come ormai noto, il giovane era a bordo della volante perché sospettato di furti su auto in sosta, ma non era in stato di arresto (e quindi senza manette) perché mancava il presupposto della flagranza. Si è ritrovato solo perché i due agenti della pattuglia sono intervenuti in emergenza per soccorrere una ragazza ferita a colpi di catena negli sviluppi di un furto in strada. La scena della fuga è stata filmata da una passante e pubblicata su Instagram (il video è in fondo alla pagina)
Anche se l’identificazione formale sarebbe dovuta avvenire in seguito negli uffici della questura di Ravenna, si tratta di un volto noto alle forze dell’ordine. E così l’attività investigativa di ricerca ha ristretto il campo ad alcuni quartieri di Bologna, abitualmente frequentati dal ricercato che non ha una fissa dimora, e gli agenti della questura bolognese lo hanno riconosciuto durante un pattugliamento.
Il 26enne è ora in carcere a Bologna dove dovrà attendere l’interrogatorio di garanzia.