lunedì
25 Agosto 2025
Pacifismo

Flash-mob in piazza del Popolo contro il genocidio a Gaza: appuntamento il 28 agosto

Iniziativa promossa dagli operatori e dalle operatrici del servizio sanitario della rete #digiunogaza, dalla rete “Sanitari per Gaza” e dalla campagna Bds “Teva? No grazie”

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La giornata nazionale di digiuno contro il genocidio a Gaza in programma per il 28 agosto – promossa dagli operatori e dalle operatrici del servizio sanitario della rete #digiunogaza, dalla rete “Sanitari per Gaza” e dalla campagna Bds “Teva? No grazie” – sta raccogliendo adesioni e sostegno in molte città italiane tra cui anche Ravenna. È prevista una manifestazione in piazza del Popolo alle 18.

A Ravenna la rete “La via maestra insieme per la pace” aderisce alla manifestazione e invita la cittadinanza a partecipare. L’obiettivo comune è quello di far prendere posizione a tutte le Istituzioni contro il genocidio in corso e boicottarne ogni forma di complicità. Non c’è più tempo per il silenzio o le parole di circostanza. Occorrono fatti, occorre far sentire l’isolamento e la pressione politica ed economica da parte della comunità internazionale e dei Governi nei confronti di Israele, finché non rispetterà il diritto internazionale.

«Come professionisti sanitari, operatori ed operatrici che lavorano nel sistema sanitario – si legge nel comunicato – rifiutiamo di rimanere in silenzio di fronte al genocidio in corso a Gaza, pianificato deliberatamente dal Governo di Israele con la complicità dei governi occidentali».

In realtà, l’iniziativa è in corso dal 29 luglio con un digiuno a staffetta allo scopo di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica, unendosi così a tutte le associazioni e comunità che già chiedono pace e giustizia per la Palestina.

L’iniziativa è accompagnata da tre richieste precise:

  • al Governo: stop immediato ad accordi militari e forniture di armi a Israele, chiedere il cessate il fuoco e l’apertura di corridoi umanitari;
  • alle Aziende ed Istituzioni sanitarie, agli Ordini Professionali, alle Società Scientifiche, alle Università ed ai Centri di Ricerca: riconoscere formalmente il genocidio in corso e impegnarsi a contrastarlo (petizione internazionale “Stop the silence”);
  • a Medici, Farmacisti, Pazienti, Regioni e Comuni: aderire alla campagna di boicottaggio “No Teva” promossa da Sanitari per Gaza e BDS contro l’azienda farmaceutica israeliana TEVA, complice nell’occupazione e coinvolta nel genocidio”.
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