«La biblioteca di Melandri – sottolinea Guidetti -. rappresenta un tassello prezioso della nostra storia intellettuale. Enzo Melandri è stato una delle figure più significative del panorama filosofico e intellettuale del Novecento. Le sue opere fondamentali sono state pietre miliari nella ricerca filosofica e fenomenologica in Italia. Oltre alla sua profonda competenza filosofica, possedeva una notevole preparazione nelle discipline scientifiche, che gli permetteva di affrontare gli argomenti con rigorosa aderenza logica».
Il progetto prevede inoltre la catalogazione, la parziale digitalizzazione e la successiva consultazione dei volumi, al fine di mettere a disposizione di ricercatori e studenti una risorsa unica per l’approfondimento del pensiero melandriano e della cultura filosofica del Novecento. «Accogliere questo patrimonio significa valorizzare la memoria di un pensatore che ha inciso profondamente nella cultura del secondo Novecento, offrendo agli studiosi e ai nostri studenti una risorsa inestimabile per la ricerca. – conclude il direttore del Dipartimento -. Tale iniziativa si inserisce nel contesto delle attività del ‘Centro di Ricerca per la Fenomenologia Enzo Melandri’, istituito lo scorso anno».



