mercoledì
19 Novembre 2025
il progetto

CorpoGiochi torna a scuola: presentato l’almanacco in occasione dell’avvio delle nuove attività

Durante l'anno scolastico 2024/2025 sono stati coinvolti oltre 2263 bambini e ragazzi, con performance finali al Mar e alla Festa della primavera

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CorpoGiochi torna a scuola e, in occasione dell’avvio delle attività 2025/2026, è stato presentato La rivolta degli sguardi, l’almanacco che racconta le esperienze degli studenti che hanno partecipato alla scorsa edizione del progetto educativo didattico.

Durante l’anno scolastico 2024/2025, si sono svolti 117 laboratori all’interno delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie, coinvolgendo 2263 bambini e ragazzi (dai 4 ai 15 anni) 230 docenti e 50 famiglie. Sono stati inoltre attivati e realizzati 5 laboratori Incontro CorpoGiochi per famiglie coraggiose che hanno visto la partecipazione di 118 persone (bambini, congiunti e insegnanti) di 50 famiglie ravennati.

L’almanacco 2025 nasce delle domande che sono state rivolte ai partecipanti ai laboratori, e in particolare da una: “come mi sentivo ad essere guardato prima del laboratorio? Come mi sento ora che ho provato lo sguardo come pratica da allenare?” Il metodo CorpoGiochi propone, infatti, una trasformazione dello sguardo: da uno strumento per analizzare, catalogare e giudicare diventa un potentissimo mezzo di relazione, di incontro e di connessione.

L’almanacco si apre con un dialogo tra Monica Francia, Zoe Francia Lamattina, Ouidad Bakkali e Raffaella Sutter sugli esordi del sostegno al progetto da parte del Comune di Ravenna e sull’urgenza di portare pratiche relazionali nelle scuole nel momento storico attuale. Il dialogo è seguito da una mappa che orienta chi legge nelle varie stratificazioni del metodo: CorpoGiochi, CorpoGiochi a scuola, CorpoGiochi a scuola nell’anno scolastico 2024-2025 con riferimento agli eventi performativi che hanno avuto luogo al Mar e alla Festa di primavera della scuola Garibaldi.

Il progetto infatti è gratuito, grazie alla compartecipazione del Comune di Ravenna, della Regione Emilia Romagna e della Fondazione del Monte, oltre al premio economico ottenuto dal percorso di educazione alla cittadinanza dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna conCittadini. A conclusione degli incontri a scuola, il progetto CorpoGiochi a scuola è approdato al Mar, dove ha presentato a un pubblico di oltre 200 persone le performance La prova del fuoco, della classe 5D della scuola primaria Muratori, e Congegno emotivo, delle classi 2B e 2E del liceo artistico Nervi Severini. Le insegnanti della scuola primaria Garibaldi hanno invece chiesto di realizzare un evento performativo con le loro classi da presentare ai genitori durante la Festa di primavera.
«Le restituzioni dei partecipanti ai laboratori e alle performance costituiscono il nucleo pulsante della pubblicazione – commentano le operatrici di Corpogiochi -, e sono accompagnate dalle foto degli eventi e da vari interventi a cura di Ida Malfatti, Lisa Bentini e Alessandro Fogli. L’almanacco si chiude con la valutazione d’impatto sociale del progetto elaborata dalla sociologa Raffaella Sutter che quest’anno si è concentrata sulla tematica dello sguardo, sia nell’ambiente relazionale della classe sia in occasione degli eventi performativi aperti al pubblico».

Nell’ambito dell’iniziativa sono inoltre previste attività di formazione per docenti e attività di laboratorio rivolte ai genitori, nella considerazione che la partecipazione piena della scuola e delle famiglie è elemento fondamentale del percorso.

«CorpoGiochi a scuola  è diventato negli anni uno dei progetti più qualificanti della collaborazione tra scuole e territorio, mettendo in contatto gli istituti scolastici con l’obiettivo di promuovere il benessere di giovani e giovanissimi -. – afferma l’assessora alla Scuola e Infanzia Francesca Impellizzeri – attraverso l’educazione al movimento, alla vicinanza e all’ascolto dell’altro, l’iniziativa “allena” al rispetto e alla socialità gli alunni più piccoli e, con le attività di Map Your Life, coinvolge anche studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado».

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