Vespri a San Vitale con il Ravenna Festival

Dal 13 maggio al 13 luglio: il programma

Nella prestigiosa cornice della sede arcivescovile di Ravenna, è stata presentata ieri (mercoledì 4 maggio) la rassegna Vespri a San Vitale, perla del Ravenna Festival 2016. Maestro di cerimonie è stato il sovrintendente del festival, Antonio De Rosa, che si è alternato al padrone di casa, l’arcivescovo Lorenzo Ghizzoni, al direttore per le relazioni esterne di Bper Banca, Eugenio Tangerini, e al direttore artistico del Festival Angelo Nicastro (nella foto). Questa rassegna nasce per offrire quotidianamente, dal 13 maggio al 13 luglio, ai visitatori della Basilica di San Vitale una nuova prospettiva, quella di poter ascoltare capolavori della storia della musica in un ambiente pensato per la loro esecuzione.

Il primo appuntamento vedrà impegnati dal 13 al 19 maggio i Melodi Cantores, diretti dalla ravennate Elena Sartori, che eseguiranno il Vespero delle Cinque Laudate ad uso della cappella di San Marco. Questa composizione venne pubblicata un anno prima della morte del suo creatore, il musicista cremasco Francesco Cavalli, attivo a Venezia nel XVII secolo e pupillo del famoso Claudio Monteverdi, maestro di cappella della basilica marciana.

Il secondo appuntamento, dal 20 al 26 maggio, vede il Gioiosa Ensemble cimentarsi nelle sonate a tre op.1 di Arcangelo Corelli, primo esempio di perfezione compositiva del violinista fusignanese. La sospensione dell’aderenza all’esecuzione storicamente informata evidenziata in questa settimana corelliana, di contro assai osservata in questa rassegna sacra, è da ricondurre ad una valorizzazione dei talenti del Gioiosa Ensemble, cresciuti in seno all’Orchestra Cherubini.

Dal 27 maggio al 2 giugno sarà la volta del controtenore lughese Carlo Vistoli, che, insieme al tiorbista Fabiano Merlante, alla gambista Rosita Ippolito e all’organista ravennate Marina Scaioli, riempiranno la basilica con le note di Henry Purcell, di Alessandro Stradella e di Dietrich Buxtehude.

Uno spazio tutto al femminile sarà dedicato dal 3 al 10 giugno quando l’Ensembe Korymbos eseguirà tre programmi differenti che vedranno, oltre al coro la partecipazione di arpa gotica e vielle. Questo repertorio sacro è stato recuperato da manoscritti risalenti al XIII e XIV secolo quando animare una liturgia col canto gregoriano non era un evento, ma la prassi.

Nella settimana dell’invasione violoncellistica al Festival saranno proprio i 100 cellos, dall’11 al 18 giugno, ad occuparsi dei vespri a San Vitale. Ogni sera si potrà ascoltare un modo diverso di intendere il vespro, dalle improvvisazioni su temi sacri di Giovanni Sollima ed Enrico Melozzi, alla Sesta suite per violoncello solo di Johann Sebastian Bach eseguita dal faentino Mauro Valli.

Nel descrivere i vespri dal 19 al 23 giugno il direttore artistico Nicastro usa l’aggettivo «semplicità» giacché in questo appuntamento saranno impegnati i giovani talenti del Coro di voci bianche Ludus Vocalis, diretti da Elisabetta Agostini. Le musiche eseguite spazieranno da Johann Sebastian Bach e Andrew Lloyd Weber.

Dal 24 al 30, invece, sarà il coro senior, il Ludus Vocalis, diretto da Stefano Sintoni, ad eseguire brani di compositori attivi a Ravenna tra il XVI ed il XVII secolo.

Dall’1 al 7 luglio vi sarà spazio per la devozione mariana grazie al Gruppo Lumen Luminum, nato grazie agli insegnamenti dell’Ensemble La Reverdie, che eseguirà mottetti, laude ed inni di autori del XIII secolo.

Chiuderà la rassegna l’impegno, dall’8 al 13 luglio, dell’organista Andrea Berardi, prosecutore della grande scuola organistica ravennate di don Gino Bartolucci.

NATURASI BILLB SEMI SOIA 14 – 20 06 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24