Nasce la Stagione dei Teatri: cartellone teatrale unico per l’Alighieri e il Rasi

Al via la campagna abbonamenti. Fra i protagonisti Accorsi, Branciaroli, Solfrizzi, Baliani. E “Maryam“, nuova creazione delle Albe

Accorsi BalianiNasce fra 2016 e 2017 “La Stagione dei Teatri”, una vera e propria novità nel panorama culturale cittadino: la prima edizione di un’unica programmazione per i tradizionali calendari del teatro di prosa e del contemporaneo, che coinvolge all’unisono i due palcoscenici ravennati dell’Alighieri e del Rasi.

Il cartellone unificato comprende quaranta repliche per tredici titoli e propone una ricognizione aperta e curiosa sul panorama drammaturgico attuale ricco e complesso di temi e riflessioni. Per il 2016/17 Ravenna Teatro offre in questo modo una sempre maggior autonomia agli spettatori di scegliere percorsi personali, con un cartellone che comprende grandi classici – Macbeth di Shakespeare, I giganti della montagna di Pirandello, Il borghese gentiluomo di Moliére – fino alle scritture di oggi, come Mar del Plata di Fava, Maryam di Doninelli e Abramo di Bencivenga. E un irripetibile incontro con l’Opera di Pechino, per la prima volta a Ravenna. Si alterneranno attori popolari come Stefano Accorsi e Emilio Solfrizzi, maestri dell’arte attorica come Franco Branciaroli, Ermanna Montanari, Marco Baliani, e interpreti che stanno scrivendo la storia del teatro di questi ultimi anni, come Roberto Latini, Filippo Dini, Angela Demattè.

Opera PechinoEcco alcune note sui titoli in cartellone al via a metà novembre 2016
Il primo appuntamento è all’Alighieri con la China National Peking Opera Company con Faust (basato sul dramma Faust: prima parte di Johann Wolfgang Goethe in un edizione in lingua cinese). Inclusa dall’Unesco nella lista del “patrimonio culturale mondiale intangibile“ l’Opera di Pechino combina canto e recitazione, danza, arti acrobatiche in uno stile affascinante per il racconto di Faust archetipo dell’uomo contemporaneo che in nome del proprio piacere e per avidità, sottomette e sfrutta la natura e le persone, noncurante della miseria e della distruzione che genera.

Al teatro Rasi andrà in scena il nuovo lavoro del Teatro delle Albe scritto da Luca Doninelli (finalista del Campiello con Le cose semplici) per la regia di Marco Martinelli (tre volte Premio Ubu come regia, drammaturgia, pedagogia), e la drammaturgia musicale di Luigi Ceccarelli. Maryam ruota intorno alla figura della Madre di Gesù, quella che nel Corano è definita “la veritiera”, la “donna dell’incontro” tra le due grandi religioni monoteiste: uscita dalla sua grotta di Nazareth, trova a invocarla le madri musulmane che condividono con lei il dolore per la morte di un figlio. Protagonista Ermanna Montanari, tre volte Premio Ubu come “miglior attrice italiana”, Premio Enriquez 2015 per lo spettacolo Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi di cui si sono appena concluse le riprese cinematografiche.

A gennaio si tornerà al teatro Alighieri con Emilio Solfrizzi, attore comico tra i più originali del cinema italiano, qui interprete del signor Jourdain de Il borghese gentiluomo di Molière, modello esemplare del nuovo ricco, dell’arrampicatore, dell’ambizioso che pretende di comprare col denaro quei meriti e quei titoli che non avrà mai.
Il teatro Rasi ospita lo spettacolo vincitore Premio Scenario 2015. Mad in Europe è uno spettacolo ironico che ha il pregio di rappresentare, in maniera creativa e attuale, molte delle contraddizioni che animano il concetto di Europa unita. Autrice e protagonista è Angela Dematté, autrice rappresentata anche sul piano internazionale, che interpreta una futura madre in equilibrio tra constatazione brillante e la denuncia su quanto siano volubili i significati che attribuiamo ai quei “nostri” valori fondativi di identità, uguaglianza, libertà.
Fondazione Teatro Due e Teatro Stabile di Genova sono produttori di Ivanov di Anton Cechov. Giovane e già pluripremiato, Filippo Dini – qui regista e interprete – racconta la vicenda dai toni tragici e beffardi e talvolta grotteschi della prima grande opera teatrale di Cechov, un ritratto lucido e irrevocabile di una società colpita dal “virus” dell’insoddisfazione, che non trova alcun entusiasmo, quasi in attesa di quell’apocalisse che di lì a poco spazzerà via tutto il mondo (la Rivoluzione Russa è imminente).

SolfrizziTorna a Ravenna la compagnia messinese Scimone Sframeli, una delle poche compagnie italiane rappresentate alla Comédie Française al Théâtre du Vieux-Colombier di Parigi, al Festival d’Automne a Parigi e il Kunsten Festival des Arts di Bruxelles. Il critico teatrale Renato Palazzi descrive il loro raffinatissimo teatro «post-beckettiano, post-siciliano, post-esistenziale», capace di fondere con rara delicatezza la comicità e la grazia poetica, la cattiveria e la tenerezza, unite a un acre sguardo sul presente. Aamore è una nuova tappa di un percorso ai bordi dell’umanità, all’interno di non luoghi dove i personaggi non hanno nome.
Franco Branciaroli è grande interprete e regista di un originale Macbeth di Shakespeare, la tragedia del male dell’uomo, della violazione delle leggi morali e naturali, dell’ambiguità, del caos e della distruzione che ne consegue. «Quando Macbeth confessa al pubblico perché il progetto di diventare re – ci racconta il protagonista – non dobbiamo dimenticare gli elementi che lo portano a questa visione futura. Ha appena chiuso una guerra per il proprio Paese fuori dalle mura ma ne apre una personale altrettanto sanguinaria dentro il palazzo del potere».
Claudio Fava è l’autore di Mar del Pata, la vicenda drammatica dei giovani atleti del La Plata Rugby Club che nel 1978 saranno perseguitati e decimati dalla sanguinosa dittatura del generale Videla, quello dei desaparecidos. In scena, tra gli altri, il giovanissimo Giovanni Anzaldo (già protagonista di altre regie di Alessandro Gassmann) e Claudio Casadio, l’attore ravennate che ha recitato in pellicole e spettacoli di successo (come Oscura immensità visto all’Alighieri due stagioni fa).
Autore di spicco, Michele Santeramo ha un’innata capacità di catturare l’attenzione dello spettatore con delle storie di forte presa e riesce a rispecchiare gli stati d’animo e gli umori di oggi senza piegarsi alla facile attualità. PreAmleto prodotto dal Teatro di Roma è una scrittura originale che parte sì dall’Amleto di Shakespeare – con il padre ancora in vita e la madre prima del tradimento – ma nel tentativo di far vivere ai personaggi le azioni che porteranno alle ben note conseguenze.
Dopo il grande successo di Decamerone, Stefano Accorsi e Marco Baliani propongono uno spettacolo che ha debuttato due stagioni fa ma che hanno riscritto ricco di nuova linfa. In Giocando con Orlando attore e regista si dividono lo spazio scenico raccontando le avventure, le magie e gli amori dei personaggi dell’Ariosto a 500 anni dalla prima pubblicazione.

BranciaroliInsieme a Elio De Capitani è fondatore e codirettore del Teatro dell’Elfo, Ferdinando Bruni porta all’Alighieri una delle più incisive commedie di Brecht, Mr Puntila e il suo servo Matti, imperniata sulla compresenza del bene e del male nell’animo umano e sul tema attualissimo della distribuzione del denaro in un mondo in cui l’uno per cento della popolazione detiene metà della ricchezza globale e il resto delle risorse è in mano a un quinto degli abitanti.
Al teatro Rasi in aprile è la volta di Abramo di Ermanno Bencivenga prodotto da Teatri di Bari/Kismet. Classe 1950, filosofo e saggista ma anche drammaturgo, poeta e docente universitario. Bencivenga s’interroga sul senso della fede e sull’idea che l’uomo ha del proprio dio. Contrariamente a quanto accade nella Bibbia, qui Abramo va fino in fondo: porta Isacco – suo unico figlio, fondamento della sua speranza, del suo futuro, del destino di un popolo – sul monte e lo uccide violando la logica dell’amore in nome di una fede ottusa. La domanda che capovolge ed esaspera la tensione del dramma è dunque «possiamo davvero pensare di rispettare e venerare Dio e quando siamo disposti a ritenerlo tanto crudele da chiederci il sacrificio di una vita?».
La stagione dei teatri si chiude all’Alighieri con Roberto Latini e il suo I giganti della montagna di Luigi Pirandello. Premio della Critica 2015 (Anct), Premio Ubu 2015 come Miglior progetto sonoro o musiche originali; spettacolo candidato al Premio Ubu 2015 come Spettacolo dell’anno e Roberto Latini finalista, sempre ai Premi Ubu 2015, come Miglior attore o performer: sono le credenziali di questo spettacolo. «Trovo perfetto per Pirandello e per il Novecento che il lascito ultimo di un autore così fondamentale per il contemporaneo sia senza conclusione – dice Latini – Dopo le bellissime messe in scena che grandissimi registi e attori del nostro Teatro recente e contemporaneo ci hanno già regalato, penso ci sia l’occasione di non resistere ad altre tentazioni. Voglio immaginare tutta l’immaginazione che posso per muovere dalle parole di Pirandello verso un limite che non conosco».

Il cartellone prevede anche un calendario di appuntamenti (ancora in via di definizione) intorno alla Stagione, che quest’anno sarà molto più ricco, con gli incontri con le Compagnie e quelli di approfondimento con giornalisti e studiosi.

Per quanto riguarda la stagione abbonamenti sono previste due formule: una a otto titoli che si rifà a quella tradizionale della Prosa, con sei titoli fissi e due a scelta, e un’altra da sei titoli che ne conta tre fissi e tre a scelta. L’abbonamento a otto titoli (turni A, B, C, D) conta 6 titoli fissi (Faust, Maryam, Il borghese gentiluomo, Macbeth, Giocando con Orlando, Mr Puntila e il suo servo Matti) e 2 a scelta tra quelli proposti al teatro Alighieri e al teatro Rasi: Mad in Europe, Ivanov, Amore, Mar del Plata, PreAmleto, Abramo, I giganti della montagna. L’abbonamento a sei titoli comprende 3 titoli fissi (Mad in Europe, Amore, Abramo) più 3 a scelta tra tutti gli altri spettacoli in cartellone. Per entrambe le formule, turno/data e l’assegnazione di posto per gli spettacoli a scelta devono essere definiti al momento dell’acquisto dell’abbonamento.
Gli abbonamenti sono in vendita fino a venerdì 5 agosto. Come ogni anno, sottoscrivere l’abbonamento nel periodo estivo consente di accedere a tariffe scontate rispetto a quelle autunnali e di riservarsi i posti migliori per gli spettacoli a scelta.
È sempre valida l’opzione del rinnovo via mail, inviando la richiesta a: stagionediprosa@ravennateatro.com  
Gli abbonamenti sono in vendita al teatro Alighieri, tutti i giorni feriali dalle 10 alle 13 ed anche il giovedì dalle 16 alle 18; al Teatro Rasi dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13. Gli uffici di Ravenna Teatro sono aperti al pubblico dal lunedì al venerdì dalla 10 alle 17 presso il teatro Rasi/ingresso laterale in via di Roma 39 a Ravenna, tel. 0544 36239 stagionediprosa@ravennateatro.com, organizzazione@ravennateatro.com

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