Spiagge Soul sbarca con due concerti al carcere di Ravenna

E il 26 al bagno Kuta una serata live dedicata al calypso di Harry Belafonte

soul carcereSpiagge Soul non porta la musica dell’anima in riva al mare ma anche fra le mura del carcere. Per la prima volta il festival include nel cartellone due appuntamenti molto speciali con particolare attenzione al sociale: si tratta di due concerti nella casa circondariale di Ravenna, previsti il 25 luglio e il 2 agosto. La prima serata riguarda il chitarrista Paul Venturi che insieme ai Poor Boys, il duo composto da Ste Barigazzi e Enrico Zanni, porterà le note e i ritmi del blues nel cortile del carcere di Ravenna. Il 2 agosto, invece, Venturi si esibirà accompagnato anche dalle percussioni dell’artista maliano Sidiki Camara. Durante i due concerti i concerti, la parte musicale sarà intercalata da racconti degli artisti, in uno scambio culturale e, quindi, anche umano, con i detenuti. «L’evento nasce dalla convinzione che le note non raccontino solo un genere musicale – raccontano gli organizzatori – ma anche la biografia di chi nella musica ha trovato non solo un lavoro ma, spesso, anche il senso della propria vita». L’iniziativa rientra nell’ambito di un più ampio progetto di educazione musicale che l’Associazione culturale “Blues Eye” – la stessa che organizza Spiagge Soul – ha portato avanti questa primavera dentro il penitenziario ravennate, con un corso di chitarra rivolto a sei detenuti che si è concluso con un saggio-concerto il 21 giugno, in occasione della Festa Europea della Musica.

BelafonteD’altra parte, la rassegna Spiagge Soul prosegue sulla riviera ravennate, con una serata, il 26 luglio (ore 22) al bagno Kuta di Punta Marina Terme, tutta dedicata al repertorio musicale del leggendario Harry Belafonte. Otto musicisti locali, provenienti da diverse esperienze, propongono un percorso nell’imponente discografia dell’artista giamaicano per mettere in risalto i brani più importanti e approfondire le varie componenti del tessuto musicale del genere calypso. «Art is the radical voice of civilization», è il mantra di Belafonte, che arriva alla musica solo dopo aver approfondito gli studi di teatro e grazie ai concerti di Woody Guthrie e Leadbelly, che scateneranno in lui la voglia di mettersi alla prova con un repertorio che fonde il gospel con le melodie caraibiche in maniera del tutto personale. È la vera e propria esplosione del calypso, con successi mondiali come Matilda e Banana Boat Song (Day-Oh) che lo consacreranno tra i grandi della musica universale.

RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CGIL BILLB REFERENDUM 09 – 16 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24