Si sono presentate oltre quattrocento persone il 21 gennaio al teatro Rasi di Ravenna come volontari per far parte dei cori dello spettacolo e della realizzazione in generale dell’ambizioso progetto del Teatro delle Albe, su commissione del Ravenna Festival: mettere in scena la Divina Commedia di Dante «in termini di sacra rappresentazione medievale» e quindi considerando tutta la città un palcoscenico dove ai giullari professionisti si affiancavano cittadini in veste di figuranti mentre altri pensavano a costruire le scene, i costumi, le luci.
Il progetto di Marco Martinelli e Ermanna Montanari si chiama “La Divina Commedia 2017-2021” e comincia con Inferno, 34 repliche al Ravenna Festival dal 24 maggio 2017. Potrebbe diventare il lavoro più complesso e articolato mai concepito dalla compagnia. Prima di sabato gli iscritti alla chiamata pubblica erano già 120 ma l’incontro a teatro era aperto anche a chi non si era ancora iscritto e voleva farlo: una folla di ravennati e non di tutte le età ha risposto alla chiamata pubblica per partecipare al “Cantiere Dante”.
Nel primo incontro Martinelli e Montanari hanno iniziato a lavorare sulla formazione dei cori che comporranno Inferno, trovando entusiasmo e partecipazione. All’appuntamento era presente anche Franco Masotti, della direzione artistica di Ravenna Festival.
Ora il prossimo incontro operativo è previsto per il 2 marzo alle 20.