Grandi ospiti al ciclo Scritture di frontiera tra integrazione, guerre e terrorismo

Due anteprime italiane a Ravenna. Atteso anche Tahar Ben Jelloun

Scrittura Festival presenta il ciclo “Scritture di Frontiera”, nato dalla collaborazione con l’assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna. «Un ciclo di incontri – si legge in una nota degli organizzatori – per raccontare i nostri giorni ai giovani e agli adulti». Saranno due le anteprime italiane in programma. Tahar Ben Jelloun, il più importante scrittore nordafricano, terrà per la prima volta in Italia un incontro sul terrorismo ispirato al suo libro di prossima pubblicazione “Il terrorismo spiegato ai nostri figli” (La Nave di Teseo). L’altra anteprima è con Gael Faye, scrittore e musicista francese di origini rouandesi, mentre a concludere la rassegna è il giornalista Domenico Quirico con un incontro sulle migrazioni.

«La nostra epoca è segnata da forti mutamenti sociali e geografici difficili da comprendere – dice Matteo Cavezzali, curatore del progetto –. Per questo crediamo sia importante confrontarsi su questioni così rilevanti per il nostro futuro, con chi ha dedicato la vita a conoscere e tentare di raccontare queste storie. Siamo lieti che alcune tra le personalità più autorevoli nel panorama mondiale su queste tematiche abbiano accettato il nostro invito a Ravenna».

«Sosteniamo con convinzione – afferma Valentina Morigi, assessora all’Immigrazione – il programma presentato quest’anno da Scrittura Festival, perché siamo certi che riflettere insieme a esperti, giornalisti e scrittori sul tema attualissimo delle frontiere e delle migrazioni potrà consentire ai giovani, ma anche alle coscienze degli adulti, di aprire sempre di più la propria visione del mondo, smontare i pregiudizi, sconfiggere le paure, riscoprire i valori di solidarietà, accoglienza, amicizia. Se è vero che le frontiere rappresentano confini geografici o politici, è importante considerarle anche per quello che sono dal punto di vista umano e cioè semplici linee immaginarie, che possono restare tali ma non devono mai diventare barriere mentali e fisiche o addirittura muri».

Ecco i dettagli del programma i cui eventi sono totalmente gratuiti.

– Giovedì 9 febbraio Gael Faye, autore di “Piccolo paese” (Bompiani), discuterà di integrazione e guerra con la giornalista del Corriere della Sera Roberta Scorranese alle 18.30 a Palazzo Rasponi delle Teste.
Gaël Faye nasce in Burundi nel 1982, da madre ruandese e padre francese, nel 1995 allo scoppio della guerra civile in Rwanda si trasferisce in Francia, dove scopre il rap. Dopo gli studi di economia e un master in finanza, lavora a Londra per un fondo d’investimento per alcuni anni, prima di lasciare la City e dedicarsi alla scrittura e alla musica. Come musicista ha collaborato con numerosi altri artisti, principalmente d’origine africana, e ha ricevuto il Prix Charles Cros nel 2014. Piccolo paese è il suo primo romanzo. Vincitore del Prix Goncourt des Lycéens 2016.

– Giovedì 16 febbraio Tahar Ben Jelloun sarà a Ravenna per un doppio appuntamento ispirato al suo libro “Il terrorismo spiegato ai nostri figli” (La Nave di Teseo) alle 11.30 incontrerà trecento ragazzi delle scuole superiori, alle 18 invece sarà protagonista di un incontro aperto al pubblico a Palazzo dei Congressi il Largo Firenze 1.
Tahar Ben Jelloun è nato a Fès (Marocco), ma ha trascorso la sua adolescenza a Tangeri e ha compiuto gli studi di filosofia a Rabat. Ha insegnato in un liceo a Tétouan e a Casablanca ed è stato collaboratore del Magazine “Souffles”. Nel 1971 si trasferisce a Parigi dove si iscrive a sociologia laureandosi dopo tre anni con una tesi sulla confusione mentale degli immigrati ospedalizzati. Nel frattempo scrive, collabora regolarmente al giornale Le Monde e nel 1972 pubblica una raccolta di poesie. É molto noto in Italia per i suoi numerosi romanzi e per i suoi articoli che appaiono di frequente su La Repubblica. Con il Premio Goncourt assegnatogli per La Nuit sacrée nel 1987, diventa lo scrittore francofono più conosciuto della Francia. Interviene con dibattiti e articoli sui problemi della società, soprattutto sul problema della periferia urbana e del razzismo. Con il libro Il razzismo spiegato a mia figlia e per il suo profondo messaggio gli è stato conferito dal segretario delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il “Global Tolerance Award”.

Scritture di Frontiera proseguirà il 7 marzo con Domenico Quirico, “Esodo. Storia del nuovo millennio”, a Palazzo Rasponi dialogando con Matteo Cavezzali.
Domenico Quirico è reporter per il quotidiano torinese «La Stampa» e caposervizio esteri. È stato corrispondente da Parigi e inviato di guerra. Si è interessato fra l’altro degli avvenimenti sorti a partire dal 2010-2011 e noti come “Primavera araba”. Il 9 aprile 2013, mentre si trovava in Siria come corrispondente, è stato rapito. Viene liberato l’8 settembre dello stesso anno, in seguito ad un intervento dello Stato italiano.
Tra i suoi molti libri, Naja. Storia del servizio di leva in Italia (Mondadori, 2008), Primavera araba. Le rivoluzioni dall’altra parte del mare (Bollati Boringhieri, 2011), Gli ultimi. La magnifica storia dei vinti (Neri Pozza, 2013), Il paese del male. 152 giorni in ostaggio in Siria (Neri Pozza, 2013), Il grande califfato (Neri Pozza, 2015), Esodo. Storia del nuovo millennio (Neri Pozza, 2016).

NATURASI BILLB SEMI FAVE PISELLI 17 – 26 05 24
SAFARI RAVENNA BILLB 13 – 19 05 24
RFM 2024 PUNTI DIFFUSIONE AZIENDE BILLB 14 05 – 08 07 24
CONAD INSTAGRAM BILLB 01 01 – 31 12 24