Il museo di Ravenna apre un nuovo ingresso. E mette in mostra un’opera di Banksy

Terminati i lavori di restauro del piano terra. Il quadriportico della Loggetta visitabile gratuitamente

06 MARSi sono conclusi i lavori di restauro del piano terra al Mar – Museo d’Arte della città di Ravenna che, dopo mesi di chiusura dovuta alla pandemia, ha riaperto al pubblico con la proroga della mostra dedicata al fotografo Paolo Roversi e che da oggi (26 maggio) inaugura un nuovo ingresso con accesso dai giardini pubblici, attraverso la storica facciata cinquecentesca della Loggetta Lombardesca.

Per l’occasione viene presentato il riallestimento di una parte delle collezioni permanenti con opere di Mirko ed Emilio Greco, oltre alle nuove acquisizioni delle opere di Banksy e Barbara Longhi.

Con l’idea di ripopolare le sale del museo, che per diversi mesi sono rimaste senza il loro pubblico, il percorso espositivo, a cura di Giorgia Salerno, responsabile del coordinamento culturale del museo e conservatrice, affronta il tema della presenza e assenza, e porta in scena diversi soggetti che raffigurano donne, uomini e personaggi che vivono all’interno del museo. Diverse sono le opere in dialogo fra loro, testimoni della storia di questi spazi, come l’opera di Mirko, Prigione, rimando al tema dell’oppressione e alla ricerca di libertà, o la giovane donna ritratta da Emilio Greco, opera riattribuita nel corso dello stesso allestimento perché precedentemente indentificata dagli archivi storici come di anonimo. È un viaggio nell’arte del Novecento che spazia dal figurativismo al ricordo dell’arte pop e del Dadaismo, con le opere di Giorgio Morigi, Carlo Leoni, Domenico Matteucci, Enrico Baj, Giorgio Gregori, Giampiero Poggiali Berlinghieri, Demos Ronchi e giunge fino ad anni più recenti con l’installazione di Erich Turroni.

HdrplNell’ottica di valorizzare e incrementare le collezioni, e di rimodulazione degli spazi espositivi, vengono inoltre presentate le ultime acquisizioni, con Barbara Longhi, Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Elisabetta, acquistata lo scorso luglio e non ancora presentata al pubblico, e con Banksy, Il lanciatore di fiori, in comodato di lunga durata presso il Mar. Si amplia così il patrimonio del museo con una pittrice legata al territorio, fra le poche donne artiste del Cinquecento italiano, e con il più noto fra gli street artist internazionali del XXI secolo.

«Un’apertura dal grande valore simbolico, oltre che funzionale – afferma il sindaco di Ravenna Michele de Pascale -. Dopo tanti mesi di chiusura dei luoghi di cultura il nostro Museo d’Arte si apre due volte alla città con un secondo ingresso verso i Giardini pubblici, uno spazio non solo per accogliere cittadini e cittadine per la fruizione delle opere, ma per divenire luogo di scambio, dialogo e partecipazione».

«Il museo – aggiungono l’assessora alla Cultura Elsa Signorino e il presidente del Mar, Mauro Brighi -, che svolge un ruolo primario con l’organizzazione delle mostre dantesche nel VII centenario della morte di Dante, sarà nel corso dell’anno protagonista di altre e diverse attività, come il riallestimento della collezione dei Mosaici Moderni e Contemporanei presso il piano terra, attualmente occupato dalla mostra di Paolo Roversi, prolungata a causa della pandemia al 6 giugno. Un museo deve saper valorizzare il proprio patrimonio e rispondere alle esigenze del pubblico, sempre più attento e differenziato, offrendo nuovi stimoli culturali».

«Da diversi anni lavoriamo per rendere il Mar un luogo aperto a tutti, accessibile da ogni punto di vista, fisico e culturale – dichiara infine Maurizio Tarantino, direttore del Mar, della Biblioteca Classense e dirigente per le politiche e attività culturali – e l’apertura del nuovo ingresso sui giardini pubblici offre l’opportunità di godere di un museo, di un luogo di cultura, come uno spazio pubblico dalla quale apprendere ma anche in cui ritrovarsi, anche semplicemente per leggere un libro o passeggiare davanti alle opere d’arte. In questa direzione, il quadriportico del museo sarà visitabile gratuitamente e sarà possibile farsi trasportare dalle opere per continuare la visita all’interno. Diversi, inoltre, saranno gli eventi in programma realizzati fra i giardini pubblici e il chiostro del museo come il Purgatorio, spettacolo realizzato da Ravenna Manifestazioni e la terza mostra dantesca, Un’Epopea Pop, che da settembre si snoderà in tutti gli spazi espositivi».

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