Ultimi giorni per visitare le mostre intorno a Dante alla Biblioteca Classense

Dai dipinti di Faruffini al mito del viaggio. Apertura e visite guidate fino al 26 febbraio

Dante Sulla Porta Della Casa Degli Alighieri

Dante sulla porta della casa degli Alighieri

Hanno preso il via le prime visite guidate alla mostra “Dante e Faruffini: il fascino del Poeta su un pittore dell’Ottocento”, che saranno condotte dal curatore della mostra Benedetto Gugliotta: i prossimi appuntamenti sono in programma per il 18, il 22 e il 26 febbraio.

Complementare alla mostra è la visita a Casa Dante, ospitata in un’antica dimora nobiliare e recentemente inaugurata, offre la possibilità di riscoprire, grazie ad opere d’arte e testimonianze di vario genere, la fortuna di Dante tra Otto e Novecento. Le opere provenienti dalle Gallerie degli Uffizi e le ricche collezioni dantesche della Biblioteca Classense consentono di immergersi profondamente nel lascito materiale dantesco e di conoscere meglio il legame tra il poeta e la città suo “ultimo rifugio”.
La visita inizia alle 17 a Casa Dante (via Guido Da Polenta 4) e prosegue alle 17.30 in Classense (via Baccarini 3/A). Il Museo Dante, compreso nel prezzo ma non nel percorso, potrà essere visitato autonomamente entro la settimana successiva, su prenotazione.

La mostra  su Dante e Faruffini è visitabile fino al 26 febbraio, nella Manica lunga della biblioteca Classense.
Si tratta di un omaggio al pittore lombardo Federico Faruffini (1833-1869), il cui percorso artistico ha più volte incrociato il Sommo Poeta, di cui fu attento ed appassionato lettore. Il rapporto tra i due viene indagato nella mostra ravennate, patrocinata dalla Società Dantesca Italiana e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante e curata da Benedetto Gugliotta, responsabile dell’Ufficio Tutela e valorizzazione della Biblioteca Classense, e da Anna Finocchi, storica dell’arte tra le principali conoscitrici dell’opera faruffiniana.
Pochi dipinti, incisioni e volumi d’epoca formano un itinerario raccolto e prezioso, allestito negli spazi della Manica Lunga. Tra le opere più importanti, il celebre “La porta di casa degli Alighieri. Reminiscenze a Firenze” (olio su tela, 1859, coll. priv.), recentemente esposto ai Musei di San Domenico di Forlì, che si potrà ammirare per la prima volta accanto al delizioso bozzetto preparatorio e all’incisione che lo stesso artista ne trasse, quest’ultima concessa dai Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia insieme ad un’altra opera.

Il percorso, idealmente partito da Firenze, dove il pittore si ispirò nel 1856 per “La porta di Casa degli Alighieri”, termina con l’opera incisoria intrapresa da Faruffini per l’edizione Pagnoni della Commedia (1865) e soprattutto con l’albo di firme della tomba di Dante (1863-1897), che contiene un disegno dantesco, recentemente riscoperto dal curatore della mostra, tracciato da Faruffini il 27 ottobre 1863 in occasione di un suo finora sconosciuto viaggio in Romagna.
Si riannodano così i fili di un antico rapporto tra Ravenna, Dante e i viaggiatori che, lungo il dipanarsi dei secoli e ciascuno con la propria sensibilità, hanno reso omaggio al sepolcro del Poeta. Nel pantheon dei visitatori e delle visitatrici illustri dell’età moderna e contemporanea Faruffini si aggiunge a Vittorio Alfieri, Lord Byron, Pio IX, Vittorio Emanuele II e altri sovrani, d’Annunzio, Eleonora Duse, Nazario Sauro, e poi ancora De Gasperi, Einaudi, fino a Gino Bartali. La mostra è l’occasione per narrare con dipinti, bozzetti e libri dell’epoca un caso esemplare: il legame tra un grande artista dell’Ottocento e Dante, in questo caso visto anche come “padre della Patria”.

Pittore, incisore e fotografo, la biografia di Federico Faruffini (Sesto San Giovanni 1833 – Perugia 1869), vicino alla Scapigliatura, morto suicida nel 1869, racconta la storia di un artista tormentato e rivoluzionario, capace di mietere successi a Parigi e Roma. Vincitore della medaglia d’oro al Salon de Paris del 1866 e del terzo premio all’Exposition Universelle dell’anno seguente, nel suo breve tragitto esistenziale lavorò all’insegna della continua sperimentazione. Passò dalla pittura storica all’incisione e alla fotografia, sempre con originalità e dedizione. Fu apprezzato da molti contemporanei ma anche osteggiato da parte della critica ufficiale, soprattutto di ambito milanese. Sono noti anche i suoi sentimenti patriottici e la vicinanza alla famiglia Cairoli.

“Il cammino dell’eroe. Dante, Alice e altri viaggiatori”,
altra mostra tributo al Sommo Poeta

Sempre alla biblioteca Classense è ancora aperta anche la mostra “Il cammino dell’eroe. Dante, Alice e altri viaggiatori”, dedicata al tema del viaggio, cardine della Divina Commedia e di molti romanzi, fiabe e miti. Curata da Daniela Poggiali, responsabile delle collezioni grafiche della biblioteca è allestita nel Corridoio Grande del secondo piano e sarà visitabile fino al 26 febbraio.

Il viaggio è il tema centrale di molti romanzi, fiabe e miti: spesso presuppone una situazione iniziale del protagonista che viene sconvolta per accadimenti straordinari e risolta attraverso un cammino catartico che sancisce anche la redenzione e la crescita emotiva del personaggio. La mostra propone ai suoi visitatori di vivere il percorso espositivo rileggendo gli intrecci narrativi di tanti straordinari racconti che meritano di essere letti da parte di grandi e piccoli: lo fa esponendo numerosi volumi, appartenenti alle collezioni classensi, di letteratura per l’infanzia e per ragazzi, tra i quali poter tornare ad esplorare – insieme ai personaggi (noti e meno noti) – meravigliose e fantastiche ambientazioni ed emozionanti avventure. I libri e le illustrazioni in esposizione raccontano il fantastico cammino di Dante verso la salvezza e i viaggi pieni di insidie di tanti personaggi che ci fanno compagnia fin dall’infanzia. L’esposizione permette anche di riflettere sulla bellezza e sulla storia degli apparati figurativi dei volumi, talvolta molto più significativi di quelli “per adulti” e spesso dovuti ad artisti e illustratori notissimi.

Maria Luce Possentini, Stregatto

Possentini, “Stregatto”

La mostra si apre con una prima presentazione degli elementi tipici del viaggio di formazione, concentrandosi, in particolar modo, sulla Commedia dantesca. Seguono poi le bacheche dedicate ai racconti più noti della tradizione occidentale, dalle avventure di Alice a quelle di Pinocchio, dalle vicissitudini di Scrooge a quelle di Dorothy, con belle edizioni come Le avventure di Pinocchio. Storia di un burattino, pubblicata nel 1921 dalla casa editrice Bemporad e con le illustrazioni di Carlo Chiostri oppure Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie. Dietro lo specchio, con le tavole dallo stilo unico di John Tenniel o, ancora, i volumi editi nella collana storica della Rosa d’Oro o dalla casa editrice milanese Boschi. Le edizioni presenti sono databili dalla seconda metà dell’Ottocento ai giorni nostri e congiungono le collezioni storiche della Classense, delle sedi di Casa Vignuzzi e della Biblioteca Holden; in mostra anche alcune locandine dei fondi di manifesti cinematografici della Biblioteca e alcuni pezzi gentilmente concessi da collezionisti e appassionati.

Visite guidate con prenotazioni allo 0544-215676 o tramite mail: museodanteravenna@ravennantica.org
Visita guidata gratuita, tariffa 5 euro per l’ingresso a Casa e Museo Dante.
Massimo 15 posti, obbligatori il green pass rafforzato e mascherina FFP2.

“Dante e Faruffini: il fascino del Poeta su un pittore dell’Ottocento”.
Orari di apertura: da martedì a sabato dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30.

“Il cammino dell’eroe. Dante, Alice e altri viaggiatori”.
Orari di apertura: da martedì a sabato dalle 9 alle 19.

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