venerdì
24 Ottobre 2025
arte contemporanea

La bellezza della foresta sacra nei segni raccolti da Giorgia Severi

Inaugurata a Faenza la mostra dell'artista che infonde nelle sue opere l'intensita naturale, simbolica e spirituale dell'universo arboreo

Condividi
Sacred Forest Giorgia Severi
L’artista Giorgia Severi nella foresta di Camaldoli

Si è inaugurata a Faenza, negli spazi espositivi della chiesa di Santa Maria dell’Angelo la mostra “Sacred Forest”, personale delle opere dell’artista Giorgia Severi.  La rassegna, promossa dal Mueseo Diocesano e curata da Giovanni Gardini, resterà aperta fino all’8 gennaio 2023 il giovedì e venerdì dalle 16 alle 18.30 e il sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 18.30.

«La foresta di Camaldoli suscita emozioni profonde. Basta addentrarsi al suo interno per avvertirne immediatamente il fascino e il silenzio altissimo – scrive il curatore Giovanni Gardini nel testo critico della mostra –. La sua storia si intreccia indissolubilmente con quella dei monaci camaldolesi, in un rapporto di reciproca e amorevole custodia, ed ancora oggi Eremo, Monastero e foresta partecipano di un unico grande respiro.
[…] Anche Giorgia Severi ha accolto l’invito della foresta, scegliendola quale luogo privilegiato per il suo lavoro artistico. Facendo della foresta di Camaldoli il suo studio, vi ha passato le ore e i giorni, è entrata in dialogo con essa, con il desiderio e la precisa volontà di restituirne l’essenza più profonda, le linee più essenziali. E, verrebbe da dire, non poteva non essere altrimenti. Da anni, infatti, la ricerca artistica della Severi – un fare arte profondamente aderente alla realtà, al tempo presente e alle sfide che esso costantemente impone – è incentrata sull’indagare il fecondo e al tempo stesso difficile rapporto uomo/natura, puntando l’attenzione sui cambiamenti climatici in corso e sulla fragilità dei paesaggi naturali e antropici.  Attraverso il calco, il frottage o la fotografia, invita a non abbassare la guardia e ad agire responsabilmente nei confronti dell’ambiente. Un lavoro, il suo, che ha il sapore e la lucidità anche della denuncia rispetto alla “sfida urgente – secondo le parole di Papa Francesco – di proteggere la nostra casa comune”.
[…] Lo sguardo della Severi, dunque, ha guardato la foresta di Camaldoli e il territorio circostante attraverso questi sette alberi/virtù – il cedro, l’acacia, il mirto, l’ulivo, l’abete, l’olmo, il bosso – cercando di sintetizzarne la forma, nel tentativo di restituirne l’essenza più profonda. Da questa precisa volontà di sintesi, di sapiente semplificazione “a togliere si intensifica”, per usare le parole dell’artista – è nato un lavoro tanto profondo quanto raffinato. Spirituale.
[…] Cinque grandi tele che portano il nome del progetto stesso, “Sacred Forest 2022”, sono abbinate a due sculture in ceramica dalle forti tinte. Una luce led ne interrompe la sequenza orizzontale creando un’interferenza e rimane lì, immobile, come citazione dei raggi di luce che penetrano tra i rami e colpiscono il sottobosco […].

 

 

Condividi
CASA PREMIUM

Spazio agli architetti

La darsena di Ravenna protagonista alla Biennale di Venezia

Nel progetto "Italia Infinita 2075" che immagina una connessione veloce sotto l'Adriatico

Riviste Reclam

Vedi tutte le riviste ->

Chiudi