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    Categoria: cultura

Festival Polis: il genio immortale di Bertolt Brecht nell’attualità di ErosAntEros

Dal prologo di “Santa Giovanna dei Macelli”, con un’ispiratissima Agata Tomsic, alle “Cinque difficoltà per chi scrive la verità” con live electronics e le foto di Michele Lapini

In un’edizione del festival Polis dedicata a un focus internazionale sul teatro contemporaneo dell’area di lingua tedesca, la compagnia ErosAntEros si affida al genio immortale di Bertolt Brecht, con il prologo straordinario Santa Giovanna dei Macelli (andato in scena il 24 aprile) e la ripresa di Sulla difficoltà di dire la verità (tratto dal saggio politico-letterario Cinque difficoltà per chi scrive la verità), che la compagnia aveva portato in scena in forma di lettura concerto nel 2014 e che diventa ora uno spettacolo strutturato. Altra coproduzione del festival presentata in prima nazionale, Sulla difficoltà di dire la verità va in scena il 10, l’11 e il 12 maggio dalle 20 al ridotto del teatro Rasi).

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Santa Giovanna dei Macelli fu scritto da Brecht tra il 1929 e il 1931, dopo il successo de L’opera da tre soldi e durante il periodo del suo radicale lavoro sperimentale con i Lehrstücke, forma di teatro modernista sviluppata con i suoi collaboratori dagli anni ‘20 alla ne degli anni ‘30. Economia, capitale, speculazione finanziaria, sfruttamento dei lavoratori sono i grandi temi al centro del dramma, scritto in seguito al crollo della borsa di New York del 1929, che portò gli Stati Uniti prima e l’Europa poi a dieci anni di crisi economica, fallimenti di industrie, abbandono delle terre, disoccupazione, miseria, fino alla Seconda guerra mondiale. In questa versione della storia di Giovanna d’Arco, Brecht la trasforma in Joan Dark, un membro dei Cappelli Neri (un gruppo simile all’Esercito della Salvezza) nella Chicago del XX secolo, questi ultimi impersonati nel lavoro di ErosAntEros dai Laibach, band cult slovena che ha spesso nutrito i lavori della compagnia ravennate. La pièce racconta la battaglia di Joan (un’ispiratissima Agata Tomšic) con Pierpont Mauler (Danilo Nigrelli, perfetto nel ruolo) l’untuoso proprietario di uno stabilimento di confezionamento carni. Come la sua omonima, Joan è una donna condannata, una martire e (almeno inizialmente) un’innocente in un mondo di scioperanti, grassatori e operai squattrinati. Come molte delle opere di Brecht, Santa Giovanna dei Macelli è costellata di umorismo e canzoni come parte della sua struttura drammaturgica epica e tratta il tema dell’emancipazione dalla sofferenza materiale e dallo sfruttamento.

In Cinque difficoltà per chi scrive la verità, del 1935, invece, il drammaturgo tedesco, ormai in esilio, rivolgendosi agli artisti e agli intellettuali, enuncia le regole programmatiche (quasi un manuale di strategia militare) per dire la verità ai deboli e combattere la menzogna dei potenti. ErosAntEros qui decide di divulgare il testo assieme ad alcune poesie dello stesso autore, in una forma che si concentra sul piano sonoro-vocale, con la performance vocale di Agata Tomšic e il live electronics di Davide Sacco, e sul piano visivo con la proiezione di immagini di realtà del fotografo Michele Lapini, sensibile osservatore delle questioni sociali, ambientali e politiche che caratterizzano il mondo attuale. «Chi ai nostri giorni voglia combattere la menzogna e l’ignoranza e scrivere la verità – scrive Brecht – deve superare almeno cinque difficoltà. Deve avere il coraggio di scrivere la verità, benché essa venga ovunque soffocata; l’accortezza di riconoscerla, benché venga ovunque travisata; l’arte di renderla maneggevole come un’arma; l’avvedutezza di saper scegliere coloro nelle cui mani essa diventa efficace; l’astuzia di divulgarla fra questi ultimi».