sabato
02 Agosto 2025
concerti

Torna il Trebbo in Musica: Cervia si prepara alla rassegna del Ravenna Festival

Il programma degli appuntamenti d’autore fra note e parole, dal 6 giugno al 4 luglio

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Paolo Fresu Omar Sosa Food © Roberto Cifarelli
Paolo Fresu Omar Sosa food © Roberto Cifarelli

Il Ravenna Festival torna nella Città del Sale con il Trebbo in Musica 2.4: un calendario di incontri dal 6 giugno al 4 luglio legati dal fil rouge della condivisione. Condivisione di musica, idee e notti d’estate: sette appuntamenti, realizzati in collaborazione con il Comune di Cervia e con il contributo della Cooperativa Bagnini, dando nuova vita nel presente a un’antica tradizione.

Dopo l’apertura alla Rotonda Primo Maggio, con Pupi Avati e il quartetto jazz di Teo Ciavarell, la rassegna continua all’Arena dello Stadio dei Pini, sempre alle 21.30, con l’omaggio a Puccini di Laura Morante, Margherita Vicario in versione “sinfonica” con l’Orchestra La Corelli, il viaggio nella musica e cultura etiopi con Maqeda, il 70° anniversario di Romagna mia con Riccarda Casadei e Vince Vallicelli e i Ruvidi, il tributo al compositore per il cinema Piero Piccioni con l’Orchestra 104 guidata dal figlio Jason e il banchetto musicale di Food con Paolo Fresu e Omar Sosa.

L’appuntamento di apertura del 6 giugno è il solo alla Rotonda Primo Maggio e a ingresso libero: in prima, un incontro con Pupi Avati dedicato al suo cinema – nutrito di luoghi familiari, umori novecenteschi, in perfetto equilibrio tra rassicurazioni e imprevisti – ma anche alla musica dei suoi film. Il jazz, d’altronde, è stata la prima musa del maestro bolognese, accompagnato in scena dal quartetto con Teo Ciavarella al pianoforte, Checco Coniglio al trombone, Alfredo Ferrario al clarinetto e Francesco Angiuli al contrabbasso. Giovedì 13 giugno la rassegna continua all’Arena dello Stadio dei Pini, in questo caso con il caleidoscopio femminile che affiora dalle opere di Giacomo Puccini: in occasione del centenario della morte del compositore, Laura Morante dà voce a Prime donne, un catalogo di storie straordinarie nello spettacolo ideato da Elena Marazzita. Da Tosca a Turandot, da Manon a Butterfly, a esaltare il carattere di ognuna c’è la musica di Puccini, con il soprano Francesca De Blasi, Davide Alogna al violino e Antonello d’Onofrio al pianoforte.

Martedì 18 giugno un’altra prima: attrice, musicista, nonché esordiente regista con Gloria!, in concorso a Berlino, Margherita Vicario canta piegando la seduzione della melodia al racconto di storie di toccante quotidianità. Che siano avventure di follie e di guerra, rivendicazioni dei diritti femminili o interrogativi sulla sorte del pianeta, l’invito alla riflessione ha il tono lieve della canzone, qui per la prima volta arricchito dalle sonorità di’orchestra classica  La Corelli diretta per l’occasione da Giovanni Pallotti. L’appuntamento con Maqeda di giovedì 20 giugno sarà l’occasione per immergersi nella cultura e nella musica dell’Etiopia e riscoprirne le figure femminili della storia e della leggenda con la guida di Gabriella Ghermandi, esperta italo-etiope di letteratura della migrazione e un gruppo di straordinari musicisti etiopi, sollecitato da un jazzista “libero” come Fabrizio Puglisi. Giovedì 27 giugno si celebrano i 70 anni di Romagna mia. Capace di superare indenne i decenni senza mai invecchiare e riaffiorando ogni volta che ce ne è stato bisogno (anche in mezzo al fango dell’alluvione del 2023). Romagna mia è l’inno romagnolo per eccellenza: ce lo racconta Riccarda Casadei, figlia di Secondo che quasi per caso pubblicò la celeberrima canzone. A seguire, la scena è di Vince e i Ruvidi, il complesso che, capitanato dal batterista Vince Vallicelli, ha debuttato proprio con un disco omaggio a Secondo Casadei.

Domenica 30 giugno nel ventennale della scomparsa dell’autore di oltre trecento colonne sonore del cinema italiano, l’Omaggio a Piero Piccioni è affidato all’Orchestra 014, guidata dal figlio Jason. Piccioni è stato il più jazzistico dei compositori che lavorarono per il grande schermo. Nel 1949 suonava a New York con Charlie Parker e Max Roach e avrebbe portato quella vitale vibrazione nell’irriverente mondo della commedia all’italiana (influenzando la lounge music). Giovedì 4 luglio l’itinerario del Trebbo si conclude con Food, appetitoso progetto che vede di nuovo insieme il trombettista Paolo Fresu, forse il jazzista italiano oggi più famoso al mondo, e il cubano Omar Sosa, pianista tra i più poetici e imprevedibili. Tra un tintinnio di bicchieri e lo scoppiettio della brace, la declamazione di ricette e il vibrare di posate, inseguiranno la memoria di cibi e sapori, senza dimenticare che la nostra tavola è in relazione all’ambiente e alla società e che la cucina è un po’ come la musica: frutto di contaminazioni, meticciato e condivisione.

Grazie alla collaborazione con la Cooperativa bagnini e Cervia In, i turisti che soggiorneranno negli hotel di Cervia e Milano Marittima potranno usufruire di 100 biglietti per gli spettacoli del Trebbo e per quelli al Pala De André a Ravenna scontati del 50% sull’acquisto minimo di due biglietti.

«Quando, cinque anni fa, abbiamo ideato una rassegna ad hoc per la ‘cittadina del sale’ ci sembrava imprescindibile che riflettesse tanto la natura di Ravenna Festival quando la particolare identità di Cervia-Milano Marittima – ricorda Franco Masotti, co-Direttore Artistico della manifestazione – L’incontro fra diversi linguaggi e l’attenzione per temi urgenti della nostra epoca è nel Dna del Festival, ma la vocazione letteraria di una città che ha ospitato letterati come Grazia Deledda, Giuseppe Ungaretti, Mario Luzi, Giovannino Guareschi…richiedeva speciale attenzione. Per questo, sulla scia delle pioneristiche letture pubbliche di Walter Della Monica e Toni Comello a fine anni Cinquanta, abbiamo ‘reinventato’ il trébb, italianizzato trebbo, che in Romagna è incontro, confronto, occasione sociale e intellettuale, condivisione di idee e incrocio di culture e sensibilità. Un perfetto nome di battesimo per una rassegna dallo sguardo puntato sul futuro ma dai piedi ben piantati nel passato e nel presente di questo territorio. Non a caso proprio a Cervia-Milano Marittima abbiamo voluto includere l’omaggio ai settant’anni di Romagna mia, arricchito anche dalla testimonianza di Riccarda Casadei».

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