domenica
14 Settembre 2025
musica

I concerti dedicati ai migranti del Ravenna Festival sabato su Rai 1

Con Riccardo Muti e l'orchestra Cherubini, Sollima e gli strumenti con il legno dei barconi naufragati

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Vie Amicizia Lampedusa Silvia Lelli
Il concerto di Lampedusa (foto Silvia Lelli)

Si rinnova anche quest’anno la storica collaborazione che vede la Rai al fianco di Ravenna Festival per “Le vie dell’Amicizia” sin dal 1997, quando il viaggio a Sarajevo ha segnato l’inizio di un progetto destinato a creare ponti di fratellanza e promuovere il dialogo attraverso il linguaggio universale della musica.

Sabato 3 agosto alle 23.15 Rai Cultura presenta su Rai 1 (sarà poi disponibile per una settimana su RaiPlay) il concerto diretto da Riccardo Muti a Ravenna lo scorso 7 luglio, integrato con immagini dell’appuntamento a Lampedusa che il 9 luglio ha coronato la XXVIII edizione delle Vie dell’Amicizia, dedicata al dramma dei migranti. Sul podio della sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, che proprio quest’anno celebra il ventennale della fondazione, e del Coro della Cattedrale di Siena Guido Chigi Saracini preparato da Lorenzo Donati, Muti ha diretto lo struggente Stabat Mater che Giovanni Sollima ha composto su versi di Filippo Arriva in antico siciliano; in scena anche il controtenore Nicolò Balducci, lo stesso Sollima al violoncello e Lina Gervasi al theremin. La serata si è aperta sui canti migranti proposti dal Coro a Coro di Rachele Andrioli, seguiti da Līmen | Samia | Līmen, composizione elettroacustica commissionata dal Festival ad Alessandro Baldessari in memoria di Samia Yusuf Omar, la velocista somala sul cui sogno olimpico si sono chiuse le acque del Mediterraneo.

Il violoncello suonato da Sollima, al pari di altri strumenti ad arco affidati ai musicisti della Cherubini, è stato costruito «nel carcere milanese di Opera, dai detenuti guidati da liutai illuminati, utilizzando per tutte le componenti, dai piroli fino alla cordiera, il legno dei barconi naufragati – spiega lo stesso compositore e violoncellista –. Legno che non viene neppure ridipinto, dando vita così a uno straordinario cromatismo, e che con passione e amore riescono a far vibrare in strumenti che sanno raccontarti una storia. Una storia che abbiamo il dovere di ascoltare”. Gli strumenti sono stati realizzati per iniziativa della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti, che li ha messi a disposizione per i concerti».

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